Donati: “Dybala credo che voglia restare in Italia, ma può star bene ovunque"

La notizia del divorzio di Dybala dalla Juventus ha suscitato diverse reazioni. Calciomercatointer.eu ha intervistato in esclusiva Massimo Donati. L'ex centrocampista, dopo varie esperienze tra Milan, Atalanta, Torino ed anche estero (Scozia), ha parlato soprattutto di Dybala. Con la Joya condivise assieme una stagione al Palermo

Massimo, pensa che la notizia di Dybala via dalla Juve possa portarlo automaticamente all'Inter o potrebbe lasciare la Serie A?

Io credo che voglia restare in Italia. Tuttavia sembra forte anche l'Atlético Madrid su di lui. Del resto, lì ci sono diversi giocatori argentini oltre l'allenatore. In ogni caso, ovunque lo metti lui sta bene e può far bene”. 

Lei lo ha conosciuto al Palermo. Che tipo di giocatore era?

Era ancora giovanissimo, un ragazzino praticamente. Però si vedeva che aveva già dei buoni colpi, che era già un campione. Doveva solo svilupparsi fisicamente e muscolarmente. Non appena ha cambiato il fisico, è migliorato in tutto, sia nelle giocate che nella personalità. Ora infatti è diventato un top player”. 

Si può dire lo stesso anche oggi, nonostante il Covid che lo interessò per primo nel 2020?

Quello non so dirtelo, non ho le competenze. Da un punto di vista tecnico, Paulo resta comunque un giocatore che può cambiarti le partite, se non addirittura fartele vincere. E' vero che quest'anno (ed anche l'anno scorso) ha avuto qualche problema e dunque ha dovuto salare diverse partite.  In questa circostanza in cui si è consumato l'addio alla Juve per me ci sono ragioni che vanno oltre la salute. Tuttavia, se il club ha deciso così vuol dire che avrà fatto le sue considerazioni”. 

Dunque, pensa che a perderci sia più la Juve o l'Inter nel caso arrivasse Dybala in nerazzurro?

Penso che la Juve ci perderebbe. Trovarne un altro come Dybala non è semplice. Anzi, il club dovrebbe spendere e tanto per sostituirlo, ma forse avranno già fatto le loro considerazioni anche in questo”. 

Lei ha giocato a Palermo. Che ricordi ha del presidente Zamparini, recentemente scomparso?

Era un uomo che aveva una passione immensa per il calcio. Instaurò un legame fortissimo con la squadra e la città. Pur avendo dei modi tutti suoi e forse non condivisibili per molti, ci metteva il cuore. E quando vedo persone che agiscono con il cuore si devono solo rispettare, a prescindere dal fatto che sbaglino o meno”. 

Restando sempre a Palermo, giovedì mezza città sarà allo stadio a sostenere la Nazionale per gli spareggi del Qatar…

Saranno due sfide importanti. Il gruppo deve dimenticare cosa sono stati in passato (anche recente) e cosa potranno essere in futuro. Devono restare concentrati su queste du partite dove ci si gioca la partecipazione ad un Mondiale. A livello di mezzi tecnici e tattici non siamo inferiori, dunque avanti tutta!”. 


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