Casadei è ormai un nuovo giocatore del Chelsea. L'ambiente Inter non ha gradito la cessione di quello che viene considerato un astro nascente del calcio italiano. Partiamo da un presupposto: vendere i giovani talenti della rosa è sempre sbagliato, ma analizziamo nel dettaglio la situazione.

L'Inter che non investe sui giovani

Primo luogo comune da chiarire. Se la società riesce ad incassare 40 milioni dalla cessione di due giovani pedine della primavera vuol dire che la società investe sui giovani e lo fa anche bene. La stampa e chi per essa stanno dipingendo l'Inter come una squadra di ottantenni e il Milan come una fucina di giovani talenti. Ma osservando l'andamento delle rispettive primavere si notano subito le differenze. L'Inter primavera, nel corso di questi anni, ha vinto trofei nazionali ed europei, mentre I pari età rossoneri non solo non si sono minimamente avvicinati ai fasti nerazzurri ma hanno addirittura ottenuto una retrocessione in Serie B, vicenda peraltro nota anche ai “grandi” del club.

Cedere un giovane è un rischio, ma può anche essere un affare 

Casadei è un giocatore dalle indubbie caratteristiche tecniche, lo testimoniano i numeri importanti raggiungi con la squadra di Chivu, ma bisogna ricordare che non ha mai giocato nemmeno un minuto nel calcio degli adulti. Piazzarlo a 20 milioni può essere un clamoroso errore, ma negli ultimi anni sono tanti i giovani che in primavera sembravano fenomeni e che nel calcio dei grandi hanno clamorosamente toppato. Livaja, Longo, Puscas e tanti altri. Monetizzare per un giovane dunque, nella difficile situazione di una proprietà così disastrosa come Suning, non è per forza un male. O meglio, è sicuramente meglio di vedere un big e titolatissimo della rosa di Inzaghi.

Rimpianto alla Zaniolo 

Aleggia da giorni il solito mantra tra i tifosi nerazzurri “Sarà un rimpianto alla Zaniolo”. Parliamone, Zaniolo è davvero un rimpianto? Mai in doppia cifra nelle sue stagioni in Serie A, due infortuni gravi e un carattere non proprio funzionale alla carriera di un calciatore, senza contare l’infinito eco che i suoi problemi extra campo avrebbero avuto in una piazza storicamente bersagliata dai media come quella nerazzurra. Offerte di big (inesistenti) che ogni anno servono solo ad ingigantire il personaggio. No, Zaniolo non può essere considerato un rimpianto a tutto tondo. Certo è un giocatore di grande talento ma si può giocare e vivere anche senza di lui. D’altronde l’Inter è persino riuscita a vincere uno scudetto senza Zaniolo.

Due pesi, due misure 

Non sappiamo se Casadei sarà un vero rimpianto per l'Inter. Per il momento rappresenta un giovane giocatore che è andato via da una big italiana per una cifra davvero importante. Solo il futuro ci dirà se assisteremo ad un errore oppure di un’operazione da maestro per i nerazzurri.

Ai posteri l’ardua sentenza.

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