"Dopo aver sottoposto Christian a diversi esami al cuore, è stato deciso che dovrà avere un ICD (defibrillatore cardiaco impiantabile). Questo strumento è necessario dopo un attacco cardiaco dovuto ad anomalie di ritmo. Christian ha accettato la soluzione e il piano è stato approvato dagli specialisti, che raccomandano lo stesso strumento". 

Questo il comunicato emesso stamani dalla nazionale danese riguardo alle condizioni di Eriksen.

La premessa - come sempre - è che l'importante è che Eriksen stia bene e possa riprendere la sua vita stando a fianco alla sua famiglia e ai suoi cari senza problemi. Appurato che sia in buona salute, è giusto riflettere sul suo futuro dal punto di vista calcistico, dal momento che - come ogni calciatore sulla faccia della terra - il calcio è la sua passione e per fortuna la vita - la sua specialmente - va avanti.

Prima di tutto, non bisogna dimenticare che tutto dipenderà non tanto dal congegno ma dal motivo per cui il defibrillatore gli verrà impiantato. Bisogna capire la diagnosi - cioè cosa ha avuto davvero Eriksen -, quanto tempo dovrà portare l'ICD, capire se glielo impianteranno per precauzione o per altri motivi. Una volta che si verrà a conoscenza di tutto questo, allora si potrà stabilire se potrà mai rimettere piede su un campo e rifarci gli occhi con un lancio di 60 metri al bacio o con una punizione delle sue.

Detto ciò, al momento, tenendo conto di quello che si sa oggi, Christian non ha riportato nessun danno al cuore e - pensando a Blind che anch'esso ha un defibrillatore cardiaco impiantabile e gioca senza alcun problema - potrebbe tornare a giocare a calcio a livello agonistico. Ma, a queste condizioni, sicuramente non Italia. E' un peccato per l'Inter e per il calcio italiano, ma - sinceramente - non è importante dove può o non può giocare. L'importante è che possa continuare a fare ciò che ama fare: incantare tutti con la sua classe. Che lo possa fare in Olanda o in Belgio (i paesi dove è permesso giocare con l'ICD incorporato), non fa differenza.

Comunque vada - perché è ancora presto per trarre conclusioni -, è stato un onore averti al nostro fianco, Eriksen. E' stato un piacere immenso guardarti giocare qui, in Italia, e - soprattutto - con la maglia nerazzurra. Maglia che hai sempre rispettato ogni secondo sul campo, con sudore e impegno. E' stata una gioia per gli occhi ammirare ogni tua singola giocata. E' stato bellissimo. Grazie, Chris e forza!

 

A cura di Manuel Delon


💬 Commenti