E' arrivato il momento di mettere in pratica gli insegnamenti appresi dalle brutte esperienze.

Domani sera andrà in scena il secondo turno della fase a gironi di Champions League e la nostra Inter si appresterà a sfidare a Kiev, alle 18.45, lo Shakhtar Donetsk, con l'intenzione di conquistarsi i suoi primi 3 punti e rifarsi dai cocenti 0-0 ottenuti sia andata che ritorno circa un anno fa.

Sono cambiate tante cose da allora: i nerazzurri da quella dolorosa e amara uscita dalla coppa suggellata a San Siro contro gli ucraini, hanno trovato uno spirito diverso in sé stessi e sono diventati la squadra campione d'Italia che è oggi, seppur ci sia stato un considerevole cambiamento quest'estate. Mentre gli uomini di De Zerbi rispetto all'anno scorso, a causa anche dei nuovi innesti e del nuovo modo di giocare portato dall'allenatore ex Sassuolo, si presenta domani sera ancora in fase di assestamento.

Per rendere meglio l'idea, ecco le seguenti probabili formazioni stilate dalla Gazzetta Dello Sport:

SHAKHTAR (4-2-3-1) - Pyatov; Dodò, Marlon, Matvienko, Ismaily; Maycon, Marcos Antonio; Teté, Alan Patrick, Pedrinho, Traoré.

INTER (3-5-2) - Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic, Vecino, Perisic; Dzeko, Lautaro Martinez.

Insomma, non che la passata stagione il club ucraino fosse invincibile ma quest'anno sembrerebbe presentare qualche problematica in più. Ma questo non deve far abbassare la guardia agli uomini d'Inzaghi. Come recita il famoso adagio, mai sottovalutare l'avversario” . E - credo, e spero - l'Inter lo sa bene, anche perché l'anno scorso, non che l'abbia effettivamente fatto, alla fine, l'avversario meno tosto, lo Shakhtar, l'ha spuntata.

A convincere che ciò non si ripeta più è l'atteggiamento dei giocatori della Beneamata mostrato dalla ripresa del campionato fino adesso. Dopo un'estate passata - a dir poco - non proprio bene, i nerazzurri a settembre, e da quel momento in poi, sono scesi in campo con la fame, la mentalità, la consapevolezza di sempre e con un'arma in più: il coraggio.

Quello che ha permesso di vedere un'Inter, nonostante il risultato spiacevole, dominante contro il Real al debutto stagionale in Champions, e vicinissima alla vittoria contro un'Atalanta - già molto forte di suo - in stato di grazia - della serie: stasera vi facciamo a pezzi - e affamata di punti.

Anche perché poi, come - penso - sappiano un po' tutti, quello che serve per superare dei brutti ricordi, come quelli lasciati dallo Shakhtar, è proprio il coraggio.

 


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