L’Amministratore delegato corporate nerazzurro, Alessandro Antonello, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano “la Repubblica” in cui ha avuto modo di toccare diversi temi societari, su tutti il futuro stadio di proprietà e la nuova prospettiva di uno spostamento a Sesto San Giovanni.

Queste le parole del CEO:

AUSTERITY - "In questo momento è corretto garantire una sostenibilità economica e finanziaria al club e se questo significa una riduzione dei costi andremo avanti in questo senso. Con Marotta dobbiamo lavorare in simbiosi. Lo scudetto della scorsa stagione e la nostra corsa di quest'anno dimostrano che le due cose sono possibili".

CHIUSURA DI BILANCIO - "L'anno scorso il risultato è stato penalizzato da fattori straordinari: non solo la pandemia, ma anche l'interruzione dei rapporti con Conte, Nainggolan o João Mario. Quest'anno la perdita sarà più che dimezzata, diciamo attorno ai 100 milioni".

NUOVO STADIO - "Il problema è la lunghezza dei tempi rispetto a un progetto presentato tre anni fa. Il dibattito pubblico è ovviamente lecito e corretto, ma come investitori dobbiamo avere la certezza delle tempistiche. Dobbiamo avere anche un piano alternativo nel caso le cose non vadano nel verso preventivato. Per noi costruire un impianto a San Siro è senza dubbio la prima scelta, ma se il dibattito politico dovesse avere tempi troppo lunghi, o se il progetto già modificato ne uscisse stravolto, allora ci dovremo orientare su un piano B. Vogliamo un nuovo stadio e averlo è più importante rispetto a dove averlo".

SUNING - "La presenza del presidente Steven Zhang nell'ufficio qui accanto rappresenta anche fisicamente l'impegno di lungo termine della proprietà nel club".

SESTO SAN GIOVANNI -  San Siro lo hanno fatto le squadre che ci hanno giocato e il loro successo. Se i club vincono possono dare lustro anche a un impianto altrove. E poi i tifosi si affezionano in fretta a uno stadio che può dare emozioni, ma anche tanti servizi".

 


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