Lukaku e Brozovic, fonte: profilo Twitter Inter
Lukaku e Brozovic, fonte: profilo Twitter Inter

Il giorno dopo la nona sconfitta in campionato, a Marzo, è giusto partire con i processi. Sul banco degli imputati troverete sicuramente Inzaghi in prima fila. La cultura calciofila italiana ci ha abituato a questo, l'allenatore paga sempre prima di tutti, e le responsabilità del tecnico piacentino sono evidenti. Ma focalizzarsi solo ed esclusivamente sulla guida tecnica è errato, perché la crisi nerazzurra parte da lontano ed ha radici profonde.

Una squadra di precari

La situazione che stiamo per descrivere solitamente appartiene a squadre che fanno la spola tra Serie A e Serie B. L'abitudine cioè di avere tanti giocatori in prestito e a fine contratto che non hanno la certezza di giocare nello stesso club, e il tutto si decide in base alla permanenza o meno nella massima serie. Peccato che stiamo parlando dell'Inter, una delle big storiche della Serie A, che annovera in rosa ben 11 giocatori con il contratto in scadenza nel 2023, compresi alcuni prestiti sciagurati che cesseranno al termine della stagione. Una situazione davvero surreale, avere 11 giocatori che giocano per una maglia che non sentono più è emblematico. Un esempio su tutti è quello di Milan Škriniar, record man di minuti giocati nelle scorse stagioni, ed ora misteriosamente fermo ai box, già promesso sposo del PSG. Per non parlare di Lukaku attaccato alla volontà di restare a Milano, ma autore di una stagione assolutamente imbarazzante, e  praticamente messo già alla porta dalla dirigenza.

Giocatori indolenti e dove trovarli

L'Inter deve vendere e questo lo sanno anche i muri, è scontato dunque che lo sanno anche i calciatori. Su qualcuno aleggiano voci da inizio anno, e ciò influisce sicuramente sulle prestazioni. Lampante è in questo senso la situazione di Dumfries. L'esterno olandese è completamente sconnesso dalla realtà Inter, in campo è totalmente in un altro mondo. Il calciatore molto probabilmente è già a conoscenza del suo futuro lontano da Milano e le prestazioni di un calciatore che ha già mostrato diverse fragilità mentali, possono risentire di una situazione così paradossale. Parliamo anche di Brozović, che ieri è tornato alla sua storica indolenza, il croato ha messo in campo lo stesso agonismo di quando gioca con i figli nel cortile di casa. Anche lui probabilmente condizionato da queste voci che lo vedono lontano da Milano. Oltre agli 11 giocatori in scadenza, si aggiungono anche calciatori con la valigia in mano.

Una squadra da rifondare

Bisogna sfatare anche un altro tabù, l'Inter viene considerata la rosa più forte di questa Serie A, ma la realtà è ben diversa. Alla descrizione appena fatta bisogna aggiungere la presenza in squadra di giocatori over trenta che sono ormai a fine corsa e durano mezza stagione. Un nome su tutti è Džeko che come lo scorso anno è durato solo il girone di andata. La situazione in casa Inter è davvero grave, e fino a quando si punterà solo il dito contro l'allenatore, si continuerà a nascondere la polvere sotto il tappeto. La proprietà sta letteralmente scherzando col fuoco, non qualificarsi alla prossima Champions League può essere una vera e propria apocalisse per una squadra già funestata da gravi problemi economici. Il futuro non è mai stato così nefasto come ora.

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