Quante volte, vedendo una partita di calcio europeo e/o sudamericano (per gli amanti del genere) avete esclamato il più classico dei “Questo servirebbe all'Inter”? Partendo da Kostic (pallino di almeno due membri di Calciomercato Inter), e passando per vari innamoramenti più o meno fruttuosi nel corso degli anni, nella nostra redazione quella frase è uscita molte volte ed è sfociata in questa rubrica: “Consigli per gli acquisti” vi proporrà un giocatore a settimana, giovane o meno giovane, che potrebbe fare al caso dell'Inter. Dopo avervi presentato Gabriel Menino, Teun Koopmeiners e Filip Kostic, eccovi un portiere che nel prossimo futuro (dategli due-tre anni) potrebbe imporsi tra i migliori del ruolo. 

MADUKA OKOYE, L'EREDE DI ONANA - Tedesco d'origine, nigeriano nell'animo. Maduka Okoye è uno dei migliori esempi della seconda generazione africana, quei giovani talenti che sono cresciuti e si sono formati altrove dopo l'emigrazione dei genitori, ma scelgono di riabbracciare la loro terra d'origine vestendone la maglia della Nazionale. Okoye nasce nel 1999 a Dusseldorf da padre nigeriano e madre tedesca, e si forma nelle giovanili del Bayer Leverkusen, che non gli offre un contratto da professionista al compimento del 18° anno: il giovane portiere si accasa così al Fortuna Dusseldorf, giocando nell'U19 e nel Fortuna II, senza avere però mai una chance in prima squadra. La sliding door della sua carriera si chiama Sparta Rotterdam, uno storico club (nato nel 1888 e vincitore di 6 titoli nazionali) che sta vivendo una buonissima stagione e si trova all'8° posto dell'Eredivisie con 43pti in 32 match. Lo Sparta nota Okoye mentre gioca nella seconda squadra del Fortuna Dusseldorf, e lo ingaggia per la stagione 2020/21. Sei match da riserva, nei quali vede l'ex Ajax van Leer subire 13 reti (tre pareggi e tre ko), e poi Okoye si prende con prepotenza la maglia da titolare senza lasciarla più. 

Le qualità del numero 1 dello Sparta Rotterdam sono indiscutibili: Okoye mescola gli insegnamenti della scuola tedesca (abilità coi piedi, uscita a croce and so on) all'istinto tipico dei portieri africani. Ha una reattività fuori dal comune, i suoi 198cm lo rendono abile nel gioco aereo e al tempo stesso è tutt'altro che lento o goffo negli uno-contro-uno, con alcuni salvataggi che avrebbero fatto impazzire i tifosi biancorossi. A questo si somma un'abilità coi piedi non indifferente, frutto degli insegnamenti tedeschi ed elemento fondamentale nel calcio moderno. Insomma, un diamante grezzo da raffinare per quello che sarà il suo prossimo club, e un portiere che ricorda vagamente il primissimo Onana: nei 26 match con lo Sparta in Eredivisie, Okoye ha subito 34 reti (4 dall'Ajax) e mantenuto nove volte la rete inviolata, ed è titolarissimo nella Nigeria dall'ottobre dell'anno scorso (6 presenze). Un giovane portiere che, entro due-tre anni, potrebbe imporsi tra i migliori del ruolo, se non sbaglierà la sua prossima scelta. 

PERCHÈ SERVIREBBE ALL'INTER? - La risposta alla domanda è semplice e ovvia L'idea nerazzurra sembra chiara: dare un altro anno da titolare ad Handanovic, con Radu o un secondo esperto (piace Silvestri) ad affiancarlo, e poi tirare le somme. Per questo vengono monitorati molti portieri per il futuro (Musso su tutti), col rischio di vederli muoversi verso altre destinazioni in un'estate che vedrà il mercato autofinanziato e a saldo zero per i nerazzurri. Ecco perchè l'Inter deve valutare profili futuribili, che possano rimpiazzare l'attuale titolare nel 2022 o nel 2023, qualora Handa dovesse rinnovare di un anno: Okoye sarebbe perfetto in tal senso, perchè è un portiere in via di formazione e sviluppo, e ha bisogno di almeno un altro anno da titolare indiscusso nello Sparta. Su di lui ha messo concretamente gli occhi l'Ajax, che cerca un sostituto per Onana (contratto a scadenza 2022, non verrà rinnovato), ma il 22enne nigeriano è stato chiaro: lascerà lo Sparta solo per un club che gli garantirà la titolarità immediata. Oppure, potrebbe farsi vendere nell'estate che verrà per evitare di lasciare la società a cui deve tutto a costo zero (contratto fino al 2022), restando però uno-due anni in prestito allo Sparta Rotterdam per continuare a giocare e crescere. Un'operazione futuribile, su un portiere dal costo di 7-8mln dall'enorme potenziale e bravo coi piedi, tratto fondamentale nel gioco di Conte: l'ideale per la spending review nerazzurra.


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