Inzaghi vs Genoa, 25/02, fonte: profilo Twitter Inter
Inzaghi vs Genoa, 25/02, fonte: profilo Twitter Inter

Come era prevedibile che fosse, è già partita la caccia alle streghe. Inevitabile - anche se questo isterismo eccessivo non è giustificato - che ciò accadesse dopo un mese dove l'Inter ha raccolto 0 vittorie in campionato.

E così - perché le analisi non piacciono a molti - la stragrande maggioranza della tifoseria nerazzurra è partita alla ricerca del colpevole "sperduto". Avventura breve - perché priva di riflessioni lucide - che ha portato alla conclusione che la causa che si cela dietro a questo trend negativo dei nerazzurri sia Simone Inzaghi.

L'allenatore nerazzurro accusato di non aver il carattere e la mentalità adeguati per portare i nerazzurri a vincere lo scudetto. E forse hanno anche ragione. Ma bisognerebbe ricordarsi con quali obiettivi e da quale base di partenza si cominciava la stagione in corso.

Lo ha detto lo stesso Inzaghi prima della sfida contro il Genoa: “Soddisfatto finora? Mi è stato chiesto dalla mia proprietà in estate di mantenere posto Champions, raggiungere gli ottavi e vincere una Supercoppa che mancava”.

E quindi, insomma, anche se non si rivelasse adeguato per portare l'Inter a vincere nuovamente lo scudetto non è un problema da accusare a lui. Abbiamo visto tutti cosa è successo la scorsa estate: le premesse con le quali si cominciava la stagione erano altre. Per di più, il mister oltre a rispettarle, sta addirittura oltrepassandole visto che al momento i nerazzurri sono in piena corsa per aggiudicarsi il titolo.

Inoltre c'è da valutare il momento. E' vero che a livello tattico si sono visti dei passi indietro, dettato soprattutto dal fatto che le avversarie hanno preso per bene le misure. Ma poi bisogna anche andare a guardare il concreto: solo nelle ultime 2 sfide contro il Sassuolo e il Genoa, l'Inter è andata alla conclusione 50 volte, eppure il tabellino mostra 0 reti. Inzaghi più di guidare la squadra a creare tante potenziali occasioni da gol non può fare altro.

Mentre a livello difensivo, già può metterci mano: nell'ultimo periodo, sono aumentate le opportunità concesse all'avversario. Segno che va rivisto qualche posizionamento. Ma oltre a quello, che altro deve fare? Non può impedire che al primo tiro centrale e rasoterra Handanovic non combini la "frittata", non può impedire che De Vrij perda la marcatura come un dilettante qualsiasi.

Ecco, insomma, a fronte di quanto detto fin'ora forse l'ultimo dei colpevoli per questo pessimo momento non è lui perché c'è Skriniar - sempre impeccabile - ma subito dopo lo slovacco c'è Simone Inzaghi

 

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