Lukaku alla fine di una partita con l'Inter la scorsa stagione
Lukaku alla fine di una partita con l'Inter la scorsa stagione

Lukaku: “Tifosi dell'Inter, ho sbagliato. Spero di tornare a vincere con i colori nerazzurri”

E' un Romelu Lukaku che fa mea culpa verso i fatti di un'estate piuttosto turbolenta sull'asse Milano-Londra. Romelu Lukaku, intervistato in esclusiva ai microfoni di Sky Sport, ha affermato che gli rincresce il fatto di essersi congedato dai nerazzurri in modo così frettoloso. Nella lunga intervista, in particolare, Lukaku afferma: “Non doveva succedere così. Provo fastidio per la maniera con cui ho lasciato l'Inter e come l'ho comunicato ai tifosi. Non è il momento giusto adesso, ma anche il momento in cui sono andato via non era giusto. ”. 

La contradditoria affermazione: “Non era una questione di soldi, ma i dirigenti non hanno voluto il rinnovo”

Romelu Lukaku, in particolare, ha parlato delle motivazioni che lo hanno portato a lasciare l'Inter: “Quando abbiamo vinto lo scudetto ho parlato con i dirigenti, chiedendo un rinnovo perché ho 28 anni. La famiglia si sente bene a Milano, ho ancora l'appartamento qui: ho pensato che con il rinnovo li avrei portati qui tutti. Ma i dirigenti non hanno voluto, hanno detto che non c'era la possibilità e questo era un po' difficile da accettare. Nella mia testa mi sono detto che se potevo fare qualche anno in più all'Inter e poi andare o nel Real, o nel Barça o nel Bayern Monaco”. 

Lo stesso Lukaku però poco dopo afferma sulla sua cessione al Chelsea: “Non era questione di soldi, era una sfida personale. In Inghilterra, dove ho giocato per otto anni, non avevo mai vinto nulla. Inoltre, non potevo dire di no alla squadra per cui tifavo sin da bambino. Inoltre, a livello societario l'Inter sembrava messa male. Conte ed Hakimi erano andati via, si percepivano molte incertezze. Io non ho mai detto nulla, avendo sempre avuto un buon rapporto con tutti: dirigenza, allenatore e compagni. Pensi che fui il secondo giocatore ad essere chiamato da Inzaghi appena dopo il suo arrivo”. 

Il rapporto con Lautaro: “Mi manca, ci siamo intesi fin da subito”

Romelu Lukaku si focalizza poi su alcuni giocatori. Sul "gemello del gol" Lautaro in particolare, ha affermato: “Mi manca, potevo morire per lui in campo. Se torneremo insieme, magari al Chelsea? No, rimanga là che torno io. Sin da quando arrivai, sapevo che potevamo fare grandi cose perché ha un gioco che per me ed era il top. Quando avevo la palla sapevo che lui era davanti alla porta per far gol e viceversa. Inoltre, parlando entrambi spagnolo ci ha aiutato tanto. Dopo due anni abbiamo vinto insieme e questo è l'importante. Lautaro è tra i migliori compagni che ho avuto assieme a De Bruyne e Hazard”. 

Su Eriksen: “Un evento che mi ha fatto molto male”

Big Rom parla poi di Christian Eriksen. Ha detto: “Una persona d'oro, non parlava tanto ma si è sforzato d'imparare l'italiano. Inoltre, è stato importantissimo per noi quando il mister ha trovato il modo di farlo giocare con Brozovic. Da quel momento in poi lui si è trovato bene con la squadra e lo abbiamo visto crescere. Quando gli è successo l'infarto, io non ho dormito per diversi giorni durante l'Europeo. Lì capisci che ci sono cose più importanti del calcio”. 

La situazione al Chelsea: “L'allenatore ha cambiato modulo ma io non desisto”

Lukaku, inoltre, ha poi parlato della situazione attuale al Chelsea, in cui sta apparendo veramente poco: “A livello fisico posso dire di stare bene. Negli ultimi due anni ho lavorato duramente ed è una cosa che mi rimarrà per semrpe. Attualmente non va molto bene qua, poiché il mister ha scelto di giocare con un altro modulo. Tuttavia, io non desisto da buon professionista”. 

Il legame con Conte: “Con lui si parla di tutto, al Tottenham può fare come all'Inter”

La discussione si concentra poi sull'ex allenatore Antonio Conte. Di lui Lukaku ha parlato così: “Una persona con la quale parlo di tutto, non solo di calcio. Lui sa molto della mia vita privata. Seppi del suo addio mentre ero a Dubai. Stavo cenando con mio fratello e mi arrivò un suo messaggio dicendomi che lasciava l'Inter. Mi ha fatto molto male, anche se sapevo che con Inzaghi avevamo buone possibilità di vincere ancora. Lui alle spalle aveva già qualche trofeo ma non lo scudetto. Conte ora è mio avversario in Premier. Ho più stim9oli per dimostrare a lui di poterlo sconfiggere. Sa che il Chelsea è fortissimo. Credo che con il Tottenham a lungo possa fare coma all'Inter, riportarlo alla vittoria”. 

Il sogno nel cassetto: “Vorrei tornare a vincere con i colori nerazzurri”

Infine, Big Rom fa un pensiero al proprio futuro, con un sogno nel cassetto: “Ho sempre detto che ho l'Inter nel cuore, mi sono innamorato del club e dell'Italia, e spero veramente di tornare a giocare lì. Chiedo scusa ai tifosi dell'Inter, mi sono lasciato in maniera scorretta. Forse dovevo prima parlare con loro, poiché verso me e la mia famiglia hanno fatto tanto. Ripeto, spero un giorno di tornare a vestire i colori nerazzurri per vincere ancora, magari non alla fine della mia carriera. Non andrei mai nelle dirette rivali dell'Inter: Milan e Juventus. E' vero, nell'estate 2019 ero a un passo dalla Juve, ma io volevo solo l'Inter. Pastorello lo sapeva bene, anche se era a colloqui avanzati con i bianconeri. L'arrivo di conte ha poi spinto ulteriormente a portarmi in nerazzurro”. 

Foto: sito ufficiale Inter


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