Ora è ufficiale: l’Inter è qualificata agli ottavi di Champions League per la stagione 2020 / 2021.

La matematica è arrivata con ben una giornata d’anticipo grazie alla vittoria casalinga contro gli ucraini dello Shakhtar e, soprattutto, grazie alla vittoria del Real Madrid a Tiraspol. Dunque per i nerazzurri la trasferta di Madrid del prossimo 7 dicembre avrà un sapore diverso per gli uomini di Inzaghi. Lautaro e compagni, infatti, scenderanno in campo al Bernabéu per guadagnarsi il primo posto nel girone, ben consci di aver già strappato il pass per gli ottavi.

La qualificazione alla fase finale ad eliminazione diretta di Champions League, oltre ad aver un valore molto importante dal punto di vista economico, rappresenta un traguardo molto importante per l’Inter, specialmente dopo la burrascosa estate passata in Via della Liberazione. 

Dallo Shakhtar allo Shakhtar. Facendo un rapido salto indietro nel tempo siamo al 9 dicembre 2020 quando gli ucraini, con una partita impostata sulla difesa più estrema, avevano costretto i nerazzurri ad una cocente eliminazione nel girone di Champions League, peraltro con la beffa di uno 0-0 casalingo con tanto di “salvataggio” di Lukaku su un colpo di testa a botta sicura di Sanchez. Quella era stata anche la notte in cui sembrava arrivata al capolinea l’avventura di Conte in nerazzurro. Insomma, una delle giornate più nere del recente passato nerazzurro.
Solo all’apparenza però.

Da quella sera infatti l’Inter ha cambiato ruolino di marcia, arrivando a maggio a festeggiare lo scudetto con 4 giornate d’anticipo, prima della difficile estate che ha visto salutare alcuni dei principali protagonisti di quella splendida cavalcata come Lukaku, Hakimi e lo stesso Conte.

Dallo Shakhtar allo Shakhtar. 11 mesi dopo a San Siro va in scena di nuovo la sfida tra i nerazzurri e gli ucraini, questa volta guidati da De Zerbi. Anche in questa stagione Dzeko e compagni hanno dimostrato di trovarsi davanti ad una sorta di maledizione. Moltissime occasioni da rete, alcuni clamorose, ma la porta di Trubin rimane inviolata. Questa volta peró è diverso. L’Inter non ha Lukaku, non ha Conte e non ha Hakimi. Ha Inzaghi, Dzeko e Darmian. Proprio il bosniaco, dopo una prima frazione di gioco difficile con molte occasioni - anche grossolane - fallite, diventa l’eroe della qualificazione. 
Una splendida doppietta nel giro di 6 minuti spezza la maledizione dello Shakhtar e permette a tutti i tifosi dell’Inter di sorridere e gioire davanti ad una prestazione davvero di alto livello, finalmente degna di una cornice di pubblico come quella del Meazza.

L’Inter e il suo popolo sorride. Dopo 11 anni di purgatorio le porte degli ottavi di Champions League si sono spalancate davanti ai nerazzurri, proprio nella stagione del ridimensionamento. Non sono riusciti a riportare l’Inter alla fase ad eliminazione diretta i più titolati Lukaku, Conte e Hakimi, ma ci sono riusciti gli “underdog” Inzaghi, Dzeko e Darmian. Lo Shakhtar è la cartina tornasole. 11 mesi fa deriva profondamente i nerazzurri costringendoli all’umiliazione del quarto posto. Oggi, invece, l’Inter si è presa la sua rivincita e lo ha fatto nel modo più bello.

Adesso Barella e compagni possono festeggiare e prepararsi a due grande serate. La prima a Madrid per cercare una prestigiosissima vittoria che significherebbe la vittoria del girone. La seconda, virtualmente, a Nyon dove i nerazzurri, questa volta per davvero, verranno estratti e scopriranno con chi si giocheranno la qualificazione nel lotto delle migliori 8 squadre d’Europa.

L’Inter sta tornando ad avere un nome a livello europeo, più di un decennio dopo la splendida vittoria di Madrid. il purgatorio nerazzurro è finito. Ora bisogna prepararsi e farsi belli per le notti di gala, il nuovo ciclo nerazzurro fatto di giovani ragazzi con un grande spirito e senso di appartenenza è pronto per i palcoscenici più importanti da Europa, proprio come si addice a chi è campione d’Italia.


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