Poteva essere una serata migliore. Il derby d'Italia si è chiuso sul risultato di 1-1. Punteggio finale che sposta poco a livello di classifica ma che lascia l'amaro in bocca ai nerazzurri.

Senza perderci in troppi dettagli, partita sostanzialmente gestita e approciata nella maniera giusta dai nerazzurri che però, ancora una volta, si sono fatti fregare dall'ingenuità proprio all'ultimo. Nel primo tempo l'Inter non sbaglia mezza giocata: crea tanto, con al solita pecca della poca lucidità negli ultimi 25 metri, gestisce bene la palla, sfrutta le occasioni che l'avversario le lascia e tiene bene a bada quando questo prova a contrattaccare.

Nel secondo tempo la storia sembra la stessa fino ai cambi, dove Inzaghi scegli di far riposare Lautaro, non pervenuto, e Perisic, tra i migliori in campo, per Sanchez e Dumfries; mentre Allegri butta dentro Chiesa e Dybala al posto di Kulusevski e Morata. Sostituzioni che cambiano l'inerzia che aveva la gara e riportano equilibrio sul campo, dando coraggio ai bianconeri. Sembra però che i nerazzurri riescano a tenergli botta fino a quando Dumfries non rovina tutta commettendo ingenuamente un fallo (contatto leggero) in area su Alex Sandro a palla lontana, concedendo il calcio di rigore alla Juve, con l'aiuto dell'intervento non richiesto, secondo il regolamento, del var dopo che prima Mariani aveva giudicato l'intervento non falloso.

Insomma, come a Roma, l'Inter, ancora una volta, si fa fregare dall'ingenuità e Inzaghi, ancora una volta, non ci capisce molto con i cambi. Cose assolutamente non di poco conto e da mettere al più presto a posto per garantire un buon cammino e ritrovare la vittoria in campionato. 

Ma c'è da dire che stasera si è vista davvero un'ottima prestazione che lascia ben sperare. Oltre al fatto che si presume che le prossime volte la var farà il suo dovere e non si impicci quando non è richiesto, dal momento che è ciò che stabilito nel regolamento e che si pretende l'uniformità degli interventi. 


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