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L'argomento panchina Inter è sempre più scottante. Da mesi ormai circolano un'infinità di nomi sul futuro tecnico della squadra nerazzurra, ma la situazione è notevolmente complicata, con incastri e situazioni che non sorridono a Marotta e complicano notevolmente i piani della dirigenza. Analizziamo nel dettaglio la situazione degli allenatori accostati all'Inter negli ultimi mesi.

RITORNI IMPROBABILI - Uno dei temi più affascinanti nel calcio è sicuramente il ritorno in grande stile di uomini del passato che hanno vinto. Ma come sappiamo spesso il ritorno, dopo una connotazione romantica, assume i tratti del fallimento, ma questa è tutta un'altra storia. I ritorni paventati dalla stampa in questi ultimi mesi, riguardano due uomini che in nerazzurro hanno vinto e in alcuni casi hanno addirittura scritto la storia del club. Stiamo parlando di Antonio Conte e José Mourinho . Il profeta di Setubal non sta vivendo un buon periodo a Roma e da diversi mesi si parla di una probabile separazione tra lui e la squadra giallorossa. Ma in questi giorni il Corriere dello Sportha parlato di una imminente decisione del portoghese di rimanere a Roma, inoltre le voci di abbandono della capitale sono relative ad un eventuale approdo al PSG, con i parigini che potrebbero tentare l'ennesima mossa verso la disperata rincorsa alla Champions League. Discorso diverso per Antonio Conte, il tecnico leccese dopo i problemi di salute vorrebbe trascorrere del tempo con la sua famiglia e concedersi un anno sabbatico, dopo l'addio al Tottenham. Inoltre il pessimo modo in cui si sono lasciati il tecnico e la dirigenza, non fa bene sperare per un suo ritorno.

PROMETTENTI- Altra categoria, quella degli allenatori di piccole squadre accostati costantemente all'Inter, e qui i nomi sono tanti. Partiamo da Thiago Motta , l'eroe del triplete piace tanto alla dirigenza. Ma il Bologna difficilmente libererà un allenatore che sta ottenendo ottimi risultati, a breve l'ex centrocampista firmerà il rinnovo di contratto con la società felsinea. Si parla di una clausola per potersi liberare in caso di chiamata di una big, clausola che però andrà in vigore non in questa, ma nella prossima estate, di conseguenza anche il suo nome sembra sfumare. De Zerbi sembra essere il profilo ideale per Marotta , ma il Brighton fa affidamento sullaClausola rescissoria di 15 milioni per poterlo liberare. Entrambi gli allenatori sono adesso in un porto sicuro e difficilmente decideranno di lasciare un ambiente a loro congeniale per approdare in una squadra come l'Inter, piena di difficoltà economiche e gestionali. Altri nomi come quello di Allegri e Sarri sono assolutamente impercorribili, Max è in una botte di ferro con un contratto lungo ed oneroso, Sarri è il fulcro di questa Lazio e Lotito punta molto sugli allenatori e su lunghi cicli.

DEI DELL'OLIMPO - Poi ci sono i big, dal sempreverde Simeone a Nagelsmann fresco di esonero dal Bayern Monaco. Nomi oggettivamente inarrivabili per ingaggi assurdi che l'Inter non può permettersi. Da diverso tempo circolava il nome di Tuchel, che adesso ha rimpiazzato Nagelsmann sulla panchina dei bavaresi. Per Simeone il discorso è prettamente economico, l'Atletico non sembra intenzionato a liberarlo dalla sua gabbia d'oro e l'ingaggio faraonico è un ostacolo insormontabile. Nagelsmann è sicuramente un grande allenatore, ma è già partita l'asta della Premier, con tante squadre pronte a riempirlo di milioni.

INCERTEZZA- Il termine rebus è davvero appropriato, al momento la situazione è davvero incerta. Le situazioni sono due, o Marotta ha un asso nella manica sconosciuto a tutti, oppure il dirigente nerazzurro sta facendo lo stesso gioco post Conte, quando fece circolare una infinità di nomi solo per indorare la pillola e prendere Simone Inzaghi. Paradossalmente la situazione due anni dopo non è cambiata chi è l'alternativa ad Inzaghi? La realtà è che al momento tutti i nomi fatti sono oggettivamente difficilmente percorribili, e la risposta a questa domanda che alberga nella testa dei tifosi al momento non conosce risposta. L'alternativa ad Inzaghi è Inzaghi stesso? O dobbiamo aspettarci l'ennesimo colpo da teatro di Marotta?

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