Vittoria fondamentale per i nerazzuri nella terza giornata di Champions League contro un ottimo Salisburgo. Sanchez torna al gol nella sua seconda vita nerazzurra e spiana la strada all’Inter che nella ripresa si fa riprendere da Gloukh. Pochi minuti e un tarantolato Frattesi si guadagna il rigore che Calhanoglu spedisce in rete. Lo stesso Frattesi manda in rete anche Lautaro ma un fuorigioco millimetrico vanifica il tutto. Poco male, nerazzurri in testa al girone a pari punti con la Real Sociedad e con la possibilità di guadagnare gli ottavi vincendo la prossima sfida in Austria sempre contro il Salisburgo.

Queste le pagelle:

Yann SOMMER 6,5 – Salva in più di un’occasione i suoi sulle folate offensive degli austriaci. Dimostra una crescita continua anche in fase di impostazione dal basso. Incolpevole sul gol di Gloukh.

Benjamin PAVARD 6 – Partita quasi perfetta. Quasi, perché su pari degli austriaci perde un po’ le misure. Rientra subito in partita ed è provvidenziale nel concitato finale. 

Stefan DE VRIJ 6,5 – Che il De Vrij di quest’anno non sia lo stesso spaesato della scorsa stagione era già abbastanza evidente. Annulla gli avversari e guida diligentemente un reparto ben impegnato dagli avversari. Recupero mentale fondamentale per il proseguo della stagione.

Alessandro BASTONI 6 – Anche lui un po’ distratto sul gol del Salisburgo. Nel resto della gara non commette particolari errori ma non offre comunque la sua miglior versione.

Denzel DUMFRIES 6 – Non riesce ad essere un fattore come solo qualche giorno fa a Torino ma porta comunque a casa una sufficienza grazie ad una gara meno appariscente ma comunque concreta.

Dal 65' Matteo DARMIAN 6,5 – Senza Cuadrado la sua duttilità è fondamentale a far rifiatare Dumfires e rispetto all’olandese garantisce una maggiore applicazione difensiva, necessaria nel finale dove sbroglia una situazione pericolosa guadagnandosi il boato di San Siro. 

Davide FRATTESI 7 – Stato di forma eccezionale, cresce di partita in partita e dimostra di poter essere un fattore anche dal primo minuto. Si guadagno un rigore e manda in rete, al netto del Var, Lautaro. Può e deve entrare stabilmente nelle rotazioni dei titolari.

Hakan CALHANOGLU 7,5 – Regia d’altri tempi. Tutte le azioni partono dai suoi piedi e decide lui il ritmo della gara. Riesce ad abbinare la sua qualità in regia ad un ottima capacità di fare da schermo alla difesa oltre a macinare chilometri su chilometri. Sugella una prestazione monstre segnando il gol vittoria dal dischetto. (Dal 76' Kristjan ASLLANI - s.v.).

Henrikh MKHITARYAN 6,5 – Al professore macedone bastano 45 minuti per incidere nel match. L’assist per Sanchez è l’ennesima prova della sua intelligenza calcistica. L’ammonizione gli fa terminare il match nel primo tempo. Inutile rischiare. (Dal 46' Nicolò BARELLA 6 – Non è il miglior Barella ma è quantomeno una delle migliori versioni viste quest’anno. Strappa in velocità e cuce il gioco. Buon segnale, è fondamentale che riesca a tornare ai suoi livelli ancor di più ora che si ha avuta la prova che lui e Frattesi possono giocare insieme.)

Carlos AUGUSTO 6 – Ha fiato e gamba e infatti gioca 90 minuti, una rarità per gli esterni di Inzaghi. Deve crescere in precisione perché con la sua prestanza atletica potrebbe essere molto più determinante.

Alexis SANCHEZ 7 – Non sembra essere ancora entrato negli schemi della squadra, a volte un po’ confusionario e pasticcione ha però il merito di essere sempre nel vivo del gioco e di trovare la rete che sblocca la gara. (Dal 65' Marcus THURAM 6 – Non appariscente ma pur sempre utile alla causa, la sua capacità di tenere palla e di dare profondità fa respirare la squadra nel momento di massimo sforza del Salisburgo.

Lautaro MARTINEZ 6 – Alla fine il gol lo aveva trovato anche questa volta, la punta del ginocchio di Frattesi però porta all’annullamento. Resta un fattore anche nelle gare in cui è (Dall'85' Davy KLAASSEN - s.v.).

All. Simone INZAGHI 6,5 – A volte bisogna soffermarsi solo sul risultato e questa sera nonostante la prestazione non abbia rubato l’occhio i 3 punti sono arrivati meritatamente. Terza qualificazione consecutiva ad un passo e ricordando da quanto mancavano gli ottavi al momento del suo arrivo non è poco.


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