Tanto tuonò che piovve, recita una vecchia massima popolare, ed eccoci giunti, dopo una settimana di stress e angosce, al tanto atteso temporale in casa Inter. 

Nelle prossime ore, infatti, Romelu Lukaku sarà un nuovo calciatore del Chelsea, e così, finiti i piagnistei e le accuse sulle responsabilità della disfatta, in casa Inter bisogna sistemare il reparto avanzato, a due settimane dall’inizio del campionato.

 Possiamo dire che il primo squillo di tromba di Marotta e Ausilio sarà, nelle prossime ore, quello di Edin Džeko, attaccante bosniaco in forza alla Roma dal 2015 e sempre al centro del mercato nelle ultime stagioni giallorosse. La trattativa Džeko – Inter è la più classica delle telenovelas del calcio italiano. Infatti negli ultimi tre anni il bosniaco è stato accostato all’Inter praticamente ad ogni sessione di calciomercato, ma a quanto pare questa è davvero la volta buona.

 Il calciatore aveva un accordo chiaro con la società giallorossa, in caso di offerta interessante, il club capitolino aveva promesso all’attaccante di liberarlo, permettendogli di intraprendere l’ultima avventura competitiva della carriera, chissà, magari il bosniaco stava già aspettando l’Inter, e infatti, lo scenario si è concretizzato proprio in questa direzione. 

 L’acquisto viene annunciato da tutti a parametro zero, ma in realtà l’Inter pagherà un indennizzo di 1,8 milioni per non far registrare alla Roma una minusvalenza, il calciatore percepisce ora uno stipendio di 7,5 milioni all’anno, all’Inter invece prenderà 5 milioni e firmerà un contratto biennale.

 Ora, come detto, bisogna analizzare questa operazione a mente lucida e senza farsi condizionare dalle ferite ancora aperte relative alla cessione di Romelu. Džeko è sicuramente uno degli attaccanti più forti della serieA, il classico centravanti che oltre a fare tanti gol, è in grado di far giocare bene la squadra, e pare, che proprio questa caratteristica ha spinto mister Inzaghi a gradire il calciatore e dare il benestare per portare a chiusura la trattativa.

 Remore e malumore dei tifosi riguardano senza dubbio la questione anagrafica del calciatore. Il bosniaco è un ‘86, stessa età di Giroud, decantato da tutti (compreso me) come ottimo acquisto e calciatore in grado di dire la sua in questo campionato, l’analisi, giusta, a questo punto può e deve essere estesa anche a EdinDžeko.

 Sia chiaro, Džeko non deve essere il sostituto di Lukaku e l’attaccante titolare della squadra, ma la classica terza punta che tanto è mancata in questi due anni (e che, ironia della sorte, potrebbe arrivare proprio in concomitanza della partenza del belga) il classico dodicesimo uomo che entra a gara in corso e può risultare decisivo nell’economia della partita. La valutazione positiva dunque, prescinde da una precisa condizione, e cioè l’approdo a Milano di un altro attaccante, titolare, in grado di esaltare un ambiente ormai depresso e di far scivolare nel dimenticatoio i dolci ricordi di questi due anni, ormai sbiaditi da quest’ultima settimana devastante….


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