La sosta per le Nazionali, da sempre, rappresenta un momento di pausa per i tifosi che sanno di non poter vedere la propria squadra del cuore in azione per due settimane.

A tenere alto il sentimento interista, però, ci pensa Thuram con una serie di parole tanto dolci quanto colme d'amore per il nero blu. L'attaccante transalpino ha parlato sia della sua scelta di venire a Milano, snobbando Parigi, sia del suo rapporto con i compagni e con Inzaghi.

Sulla scelta nerazzurra:

Non ho da far capire le mie scelte – dice Thuram in riferimento a chi non ha capito perché non abbia preferito il Psg -, chi sa di calcio sa cosa rappresenti l'Inter, i giocatori immensi che ci sono stati qui. Quando porti questa maglia, porti storia. C'è una passione straordinaria, quando incontri qualcuno per strada subito ti parla della prossima partita. E il derby: il rumore, le emozioni. Dopo il mio gol è stato incredibile. L'Inter è uno dei più grandi club d'Europa e sono arrivato in una squadra stabile che funziona bene, finalista di Champions, con super giocatori. La mia scelta è legata a tutto questo (…), e poi l'Inter mi aveva già cercato due anni fa, quando facevo l'esterno e mi identificavano già come numero 9, avevano una conoscenza molto precisa della mia potenziale evoluzione”.

Sui compagni e su Inzaghi:

"Lautaro è uno dei migliori al mondo, la distribuzione dei ruoli tra di noi è istintiva, ci capiamo, è un giocatore molto tecnico che sa far giocare i suoi compagni, chirurgico in area. Mi piace la sua qualità dell'ultimo tocco, la calma che ha. Sono felice di giocare con lui, e anche con Sanchez che non si scoraggia mai, o con Arnautovic. È il club perfetto per continuare a migliorare. Imparo da ogni partita da ogni discussione con il l'allenatore con i compagni. È eccitante sapere che mi resta un mondo da scoprire" e “Mi porta questa visione del calcio dove ogni cosa ha un significato. Ci si sposta, si fanno aperture o si ripiega per una buona ragione. Ogni movimento in campo provoca qualcosa, di conseguenza, e si lavora quotidianamente, con molti video, con movimenti a undici senza avversari effettuati in modo iper-preciso. L'allenatore sta sviluppando la mia intelligenza di gioco”.

 

 


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