Sembra tutto un disastro, tutto brutto. Non va bene questo, non va bene quello, e non va bene quell'altro. Però l'Inter non ci fa caso e va avanti, tranquilla, per la sua strada, a quota 17 punti, terza in classifica, dietro solo al Napoli capolista di 4 punti.

Non che i nerazzurri dall'inizio della stagione ad oggi non abbiano presentato dei problemi. Anzi, ce ne sono e parecchi. Cose che però fanno parte del periodo di settembre, del cosiddetto periodo di "assestamento". Dopo un'estate quasi tragica, con cambio di allenatore, staff tecnico, preparatori atletici, giocatori e a momenti pure i magazzinieri, è normale che non tutto fili liscio come l'olio.

C'è anche da considerare che si sta nella fase di riscaldamento, dove ancora non sei al top della condizione, dell'attenzione e della concentrazione. Dove ci sono ancora dei sistemi e dei meccanismi non ancora rodati. Dove alcune squadre partono con il piede sull'acceleratore, altre vivono di alti e bassi, e altre ancora che non hanno capito che è cominciato il campionato. Insomma, un momento della stagione dove si può cominciare a fare un punto della situazione ma non definitivo perché può cambiare tutto da un momento all'altro.

Ma tutti questi dettagli, non proprio piccoli, quando si parla dell'Inter sembra non esistano. Un fatto che però spiega perfettamente perché i nerazzurri, nonostante alcune prove dove si è presentato qualche problema, stiano facendo bene, addirittura più delle aspettative. Il perché è la spiegazione perfetta? Perché le cose brutte (come l'estate nerazzurra) e le cose complicate (come un inizio di stagione) si dimenticano con le cose belle.

C'è sicuramente qualcosa da sistemare, tra equilibrio e i, soprattutto, i blackout che avvengono durante buoni spezzoni delle gare dei nerazzurri. Mentre per quanto riguarda il gioco c'è da dire che rispetto alle prestazioni viste all'inizio stagione scorsa, ci siano stati dei grandi progressi. E a dimostrarlo è il confronto tra la classifica dell'anno passato dopo i primi 7 turni di campionato con quella di oggi, che vede la Beneamata con 4 posizioni di classifica, 5 punti e 4 gol in più, e 3 reti subite in meno.

Seppur sia vero che l'Inter dell'inizio della stagione passata non sia un buon modello di riferimento, è comunque un buon dato, se, appunto, si considera che nemmeno i nerazzurri di adesso siano al top della condizione e che debbano sistemare ancora tanto a livello tattico. Dunque, sta tutto qui: se un'Inter non al top fa punti ed è lì, a 2 punti dal Milan e 4 dal Napoli, entrambe in grande forma fisica e mentale, figuriamoci cosa può fare un'Inter al top della condizione e che ha trovato la quadra giusta. La troverà? Vedremo: magari sì, magari no, quindi non è il caso di sparare sentenze adesso.


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