La Nazionale non cambia il c.t. Mancini verso l'accordo sulla permanenza con la Federazione

Roberto Mancini, non lascia, anzi raddoppia. Il tecnico marchigiano, archiviata l'eliminazione beffarda contro la Macedonia, va verso la conferma sulla panchina più prestigiosa del Paese. Lo rivela oggi La Gazzetta dello Sport. Ieri a Coverciano Mancini ha avuto un incontro con il capo della FIGC Gabriele Gravina. Con il presidente Federale ha potuto valutare e programmare l'avvenire. Del resto, il contratto che lo lega alla Nazionale scade tra quattro anni. L'obiettivo è quello di costruire un nuovo ciclo di campioni. Nei dettagli, continuerà il ricambio generazionale con l'inserimento a pieno titolo di giocatori già nel giro della Nazionale maggiore.

Mancini: “Inseriremo nuovi giovani, ma devono fare lo stesso anche i grandi club”

Proprio oggi, il c.t. ha parlato in conferenza stampa in vista della gara di domani sera Turchia-Italia. L'ex Inter ha detto: “Abbiamo parlato con il presidente, siamo allineati su tutto. Ora pensiamo a questa partita, poi con calma discuteremo sulle cose da migliorare. Volevo vincere un Europeo e un Mondiale, ma per il secondo bisogna rinviare un attimo. Mi piace questo lavoro e con i ragazzi voglio riorganizzare qualcosa di importante. A parte la delusione, il resto va avanti”. 

Roberto Mancini ha poi fatto delle anticipazioni in vista della Nazionale del futuro: “Inseriremo presto dei nuovi giovani, con la speranza che possano avere le stesse opportunità anche nei loro club. Questo è importante". In questa dichiarazione c'è una strigliata alle squadre di Serie A che spesso valorizzano poco i propri talenti, soprattutto quelli italiani. Mancini poi ha aggiunto sui giocatori andati via prima della seconda partita: “Li ho obbligati a farlo. L'ho fatto anche per aiutare i club. Inoltre, alcuni di loro non erano al meglio della forma fisica, dunque sarebbero andati in tribuna". 

Panchina azzurra, i primi bilanci: “Creato un gruppo eccezionale, peccato la mancata qualificazione ai Mondiali”

Mancini, poi ha fatto un bilancio di questi primi tre anni e mezzo da c.t. della nazionale: "I ragazzi in questi anni hanno avuto grandi meriti, non è stato solo un Europeo, ma un tragitto lungo tre anni con una serie di partite senza sconfitte. Qui si è creato un gruppo eccezionale, non abbiamo solo vinto, abbiamo cercato di giocare un calcio diverso e ci siamo riusciti. Avremmo dovuto vincere il nostro gruppo con almeno 2 punti di vantaggio sulla Svizzera, forse 4. A Basilea la partita sarebbe dovuta finire 3-0 per noi, con la Bulgaria avremmo dovuto vincere in goleada. La squadra ha sempre giocato: può essere stata più imprecisa, ma questo è il calcio. Le cose sono andate tutte storte, però è inutile accampare scuse. È accaduto ciò che è accaduto, dobbiamo accettarlo”. 


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