Domenica sera l’Inter è chiamata all’impresa sul campo della Juventus se vuole continuare a coltivare ambizioni da Scudetto.  Allo stesso modo i bianconeri, hanno la possibilità di accorciare sull’Inter portandosi a -1 dai nerazzurri. Ecco quindi che questa sfida, già di per sé carica di significato, assume un’importanza ancora maggiore. Non è certo la prima volta che il “Derby d’Italia” è partita decisiva per gli equilibri del campionato italiano, ma questa volta è veramente uno scontro d’alta classifica in cui tutte e due le squadre hanno molto da giocarsi. Ha probabilmente di più da perdere la squadra guidata da Simone Inzaghi, visto che alla partita di domenica sera allo Juventus Stadium sono aggrappate le ultime speranze tricolori.

Le statistiche dicono che non ci potrebbe essere campo peggiore per l’Inter in cui giocarsi così tanto. I nerazzurri non vincono a Torino da quasi dieci anni: ultimo successo datato 3 novembre 2012, Juventus – Inter 1-3 con Stramaccioni in panchina, e prima sconfitta in assoluto dei bianconeri nel loro nuovo stadio. Dopo quella dolce notte, praticamente solo bianconero con 10 successi Juve e appena  quattro pareggi per l’Inter.

Torino quindi, campo storicamente difficile da espugnare, come dimostrato dai dati relativi ai precedenti in tutte le competizioni tra le due storiche antagoniste del campionato italiano: su 243 incontri ufficiali sono 110 le vittorie della Juventus, 73 quelle dell’Inter e 60 pareggi. Di quei 73 successi nerazzurri, solo 10 sono le affermazioni ottenute  in Serie A in “terra nemica”, dove lo score è nettamente a favore degli uomini di Allegri: 61 vittorie bianconere, 16 pareggi e 10 successi dell’Inter.

La sfida tra i due club più vittoriosi a livello nazionale vedrà  le due squadre al completo: tutti i big recuperati, ad eccezione del lungodegente Chiesa. Nell’Inter rientrerà infatti Marcelo Brozovic, pedina fondamentale per Simone Inzaghi, che senza di lui ha pareggiato con Torino e Fiorentina, De Vrji, primo regista della manovra interista e  Lautaro Martínez, che è guarito dal Covid che gli ha fatto perdere gli impegni con la nazionale argentina. Allegri recupera invece Alex Sandro, Zakaria e Cuadrado, vera e propria bestia nera dei nerazzurri a cui ha segnato cinque gol in carriera. Altrettanto pericoloso per Samir Handanovic è Dusan Vlahovic, che proprio all’Inter ha segnato il suo primo gol in Serie A ai tempi della Fiorentina.

Serata speciale anche per Ivan Perisic, che domenica sera festeggerà le 200 presenze in Serie A, diventando il terzo croato a tagliare questo traguardo dopo il compagno di squadra Marcelo Brozovic e Milan Badelj. L’auspicio è che l’esterno nerazzurro possa festeggiare questo traguardo nel migliore dei modi, con una vittoria che sarebbe fondamentale in ottica campionato e che romperebbe un tabù lungo quasi dieci anni. 


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