69 minuti nel debutto da titolare in un 3-4-2-1 che vedeva lui e Calhanoglu alle spalle di Dzeko, e poi… il nulla o quasi. Stefano Sensi è il terzo giocatore col minor minutaggio nella rosa dell'Inter, “sconfitto” solo da Satriano (33') e Kolarov (44'), ed è ormai molto vicino ad essere ai margini nel progetto tecnico di Simone Inzaghi. Dopo la sfida contro il Genoa, l'ex allenatore della Lazio gli ha infatti concesso solo qualche mini-spezzone in match dal risultato definito e dalla bassa carica agonistica, per un totale di 160' in campionato (nove presenze) e 9' in Champions League nelle sfide contro Sheriff (5') e Shakhtar (4').

Sensi è ormai l'ombra del giocatore coinvolto e determinante ammirato nei primi tre mesi della gestione-Conte, un elemento che aveva dominato il centrocampo in Serie A e nella sfida contro il Barcellona in Champions League, e il suo futuro nell'Inter sembra decisamente in bilico. Se infatti l'anno scorso il centrocampista di Urbino era stato frenato dai continui infortuni, quest'anno invece è stato praticamente sempre a disposizione, ma il suo minutaggio si è ulteriormente ridotto: Vidal è il primo ricambio, Gagliardini il secondo e persino un Vecino in uscita ha superato il marchigiano nelle gerarchie. Ecco perchè Sensi, che invoca uno spazio che difficilmente riceverà all'Inter, può partire a gennaio, come riporta La Gazzetta dello Sport.

INTER, UN PRESTITO NEL FUTURO DI SENSI?

L'Inter, nonostante le mille problematiche vissute negli ultimi anni, non vuole privarsi di Stefano Sensi a titolo definitivo. Per due motivi: il valore mostrato dal giocatore quand'era al 100%, e la svalutazione del suo cartellino dopo i lunghi stop. Ecco perchè un prestito è la soluzione prescelta dal giocatore e dal club, per recuperare il ragazzo e fargli riacquistare minutaggio e valore assoluto, anche in ottica-Nazionale. Nella scorsa estate ci aveva provato la Fiorentina, respinta dall'Inter perchè Simone Inzaghi voleva valutarlo nel ritiro e nei primi mesi della stagione, e i viola sembrano fuori dalla corsa perchè nel frattempo hanno sistemato la mediana.

Le due piste più concrete, secondo la Rosea, portano all'Empoli e al Sassuolo. Coi toscani c'è un ottimo rapporto, visto l'utilizzo diffuso di Pinamonti e le tante operazioni effettuate in passate tra i club, mentre il Sassuolo rappresenterebbe la scelta prediletta dal giocatore: Sensi tornerebbe dov'è esploso, dove si è guadagnato l'Inter e la Nazionale con grandissime prestazioni e potrebbe tornare grande. Due club, Sassuolo ed Empoli, con cui Sensi potrebbe anche diventare una pedina di scambio importante per l'estate: l'Inter infatti segue Samuele Ricci (Empoli), ma soprattutto ha sondato col Sassuolo Frattesi, Scamacca e Raspadori. E chissà che il centrocampista marchigiano non diventi la chiave per acquistare uno di questi tre talenti italiani. 

Sullo sfondo, ma molto più distanti, ci sono Genoa e Spezia: club che hanno preso informazioni, ma non scaldano Sensi, che non vuole finire nella lotta-retrocessione. Sassuolo ed Empoli dunque sognano Sensi, e l'Inter dovrà prendere una decisione sul futuro: con un innesto in mezzo (Nandez?), sia Vecino che l'urbinate potrebbero lasciare il club. Con un promemoria: a gennaio si possono effettuare massimo tre innesti per le liste-UEFA. 

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