L’Inter vince contro il suo passato, Mourinho e Lukaku, e rimane in vetta alla classifica. Risultato bugiardo a fronte del netto dominio nerazzurro in campo, 19 tiri in porta ad 1 (miracolo di Sommer). Inzaghi imbriglia il suo illustre collega preparando una gara di grande aggressività in cui Thuram è autentico dominatore e, meritatamente, autore del gol partita. Acerbi annulla totalmete in grande ex Lukaku facendo risultare quasi inutili i 20 mila fischietti di San Siro pronti a travolgere il belga ad ogni tocco di palla. Prestazione positiva di tutti i nerazzurri che peccano però di imprecisione sotto porta. Menzione di merito per Asllani che sembra finalmente pronto ad entrare in pianta stabile nelle rotazioni interiste.

Queste le pagelle: 

Yann SOMMER 7 – Un solo intervento gli evita il “Senza Voto”, un solo intervento che però per difficoltà e peso specifico del momento della gara vale come un gol.

Benjamin PAVARD 6 – Da terzo di difesa spesso lo si trova a buttarsi dentro all’area di rigore e calciare verso la porta. Il suo ruolo però è il difensore è questo lo si evince dall’imprecisione con cui conclude i suoi inserimenti. Dietro non balla ma un giallo, evitabile, lo condanna alla legge di Inzaghi: sostituito a fine primo tempo. (dal 46' DARMIAN 6 – Utilissimo e diligente, come al solito. Dalle sue parti però la Roma fa solo il solletico.)

Francesco ACERBI 7 – Quando ha di fronte un attaccante da marcare “a uomo” si esalta. Lukaku esce ridimensionato dal match di San Siro in cui il veterano azzurro non gli fa letteralmente toccare un pallone. Vista la semplicità con cui domina il gigante belga si concede il lusso di cercare di rendersi utili anche in attacco con un bella spizzata per Thuram.

Alessandro BASTONI 6 – Non è nel suo miglior momento di forma ma, al netto del colpo di testa di Cristante in cui potrebbe fare di più, gioca comunque una gara ordinata e sufficiente.

Denzel DUMFRIES 6,5 – Fisicamente devastante. Si divora in ogni azione il malcapitato Zalewski arrivando sempre sul fondo. Con un pelo più di qualità avremmo rivisto Maicon prime ma al netto di qualche imprecisione nell’ultimo passaggio in questo inizio di stagione l’olandese è stato senza alcun dubbio un fattore. (dall'85' DE VRIJ S.V.)

Nicolò BARELLA 6,5 – Dopo la Champions un’altra prova positiva e Inzaghi lo premia con i 90 minuti. Fa da collante tra i reparti e sfoggia in più occasioni la specialità della casa: gli strappi tra le linee palla al piede.

Hakan CALHANOGLU 6,5 – Regia ordinata senza troppi ricami. La conclusione però con cui “spacca” la traversa avrebbe meritato un esito diverso. (dal 75' ASLLANI 6,5 – Vuole convincere tutti che in questa squadra ci può stare. Il tiro con cui si presenta alla gara però è sbilenco e impreciso ma l’apertura con cui manda sul fondo Dimarco in occasione del gol di Thuram è da gran giocatore.)

Henrikh MKHITARYAN 6 – Filtro essenziale in fase di non possesso e legante essenziale in fase di costruzione. Si vede poco ma è utilissimo alla causa.  (dal 75' FRATTESI 6 – Meno pungente del solito, comunque positivo e in partita.)

Federico DIMARCO 7 – Prima va vicino al gol con un colpo di Quaresmiana memoria, dopo manda in rete Thuram con stop e assist che in pochi possono fare con quella precisione. I numeri parlano per lui, 1 gol e già 4 assist in stagione. Scusate se è poco. (dall'82' CARLOS AUGUSTO 6 – Nonostante i pochi minuti a disposizione riesce a confermare la sua voglia di spaccare il mondo quando glie ne viene concessa la possibilità. Colpisce la traversa con una conclusione, di destro, che, come nel caso di Calhanoglu, avrebbe meritato una sorte diversa).

Marcus THURAM 8 – Sponde, dribbling, passaggi, conclusioni e il gol che decide la gara. Nella sfida a distanza tra passato e presente con Lukaku stravince il francese. Grande, grande acquisto.

Lautaro MARTINEZ 6 – Quando non segna è ormai una notizia ma il capitano sa rendersi utile alla causa anche senza trovare la via della rete e per una sera è lui a fare da “spalla” a Thuram.

All. Simone INZAGHI 7 – Prepara benissimo la gara e la vince meritatamente. Deve però lavorare sulla testa dei suoi giocatori per portarli ad essere più incisivi sotto porta. Senza il miracolo di Sommer nonostante il predominio nerazzurro avremmo potuto parlare di un’altra gara e di un altro risultato.

 


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