Hakan Calhanoglu e Lautaro Martinez sono stati, in modo decisamente diverso, i due protagonisti del Derby di Milano terminato sul punteggio di 1 a 1 nonostante la superiorità tecnica mostrata dai nerazzurri.

Il turco, che rischiava di iniziare la sfida contro la sua ex squadra dalla panchina, è stato il migliore tra tutti i giocatori scesi in campo nella stracittadina. Al 10’ del primo tempo soffia palla al suo ex compagno di spogliatoio Kessiè, si guadagna il rigore, chiede a Lautaro di calciarlo e segna il gol del vantaggio sotto la Curva di quelli che fino all’anno scorso erano i suoi tifosi.

La scelta di lasciare il rigore a Calhanoglu è invece l’unico gesto degno di nota della partita di Lautaro Martinez. Al minuto 26’, dopo il pareggio dei rossoneri, Darmian si conquista un altro calcio di rigore. Questa volta l’argentino decide di calciarlo lui ma la sua conclusione viene respinta da Tatarusanu.

Lautaro, fresco di rinnovo, sta vivendo una fase di appannamento sempre più preoccupante. L’ultimo gol è arrivato lo scorso 2 ottobre quando contro il Sassuolo e riuscito a realizzare dagli undici metri. Troppo poco per un giocatore che dovrebbe prendersi sulle sue spalle l’attacco interista. 

Dietro di lui Correa e Sanchez scalpitano, hanno lasciato alle spalle i loro problemi fisici e quando gli è stato data l’occasione hanno convinto trovando entrambi anche la via della rete.

Tornando proprio ai rigori viene il sospetto che Lautaro Martinez non sia il tiratore più affidabile nella rosa nerazzurra considerando i tre errori negli ultimi sei rigori calciati.

Proprio Calhanoglu potrebbe prendersi in futuro questa responsabilità considerando le sue importanti qualità sui calci da fermo.

Hakan, oltre al gol dal dischetto, con tanto di esultanza provocatoria verso i tifosi del Milan, ha giocato una partita totale dimostrando di poter essere la mezzala a tuttocampo sul quale Marotta ha voluto puntare dopo i noti problemi cardiaci di Christian Eriksen

Il numero 20 nerazzurro ha infatti recuperato una grande quantità di palloni in fase di interdizione dando il contribuito qualitativo nella costruzione della manovra che ci si aspetta da un giocatore con le sue qualità tecniche. 

Tra due settimane si tornerà in campo in un’altra gara delicata, a San Siro farà visita l’ex Luciano Spalletti con il suo Napoli, capolista a pari punti dello stesso Milan. 

Sarà importante fare risultato per non perdere troppo terreno delle due prime della classe ma per farlo Inzaghi deve sperare che Calhanoglu confermi la grande prestazione di ieri sera e, soprattutto, che Lautaro torni ai suoi livelli abituali.

 

Luca Mercuri


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