Inzaghi e Brozovic
Inzaghi e Brozovic

Sette punti in sette partite, un ruolino di marcia horror, mancano gioco e punti, e adesso Inzaghi rischia 

Dopo il pareggio maturato contro la Fiorentina, l'Inter è scivolata al terzo posto. Adesso la seconda stella sembra essere lontana, e l'ambiente è inondato dal classico catastrofismo di matrice nerazzurra.

Le figure per antonomasia colpevoli, per il mondo pallonaro italiota,  sono due, l'arbitro e l'allenatore. E questa volta in casa Inter il colpevole sembra essere proprio il tecnico piacentino, che inizialmente era subito entrato nel cuore dei tifosi.

Inutile negarlo, le responsabilità di Inzaghi ci sono, come tutti gli allenatori anche Simone ha sbagliato delle scelte nel corso di alcune partite. I cambi nel derby pesano come un macigno, e quei 15' di follia hanno riaperto il campionato, minando tutte le certezze dei nerazzurri che da allora hanno battuto solo la Salernitana, ultima della classe.

Ma i fattori da analizzare sono tanti. Ad agosto lo stesso ambiente che sta massacrando Inzaghi, parlava (giustamente) di una squadra ridimensionata che avrebbe fatto fatica a lottare per un posto in Champions League.

Troppo spesso si dimentica la situazione di questa squadra, con una proprietà completamente assente che ha letteralmente smantellato una squadra, privandola di alcune pedine fondamentali, rimpiazzate da giocatori nettamente inferiori.

Alibi? Niente affatto, ma siamo al cospetto di un dato incontrovertibile, la squadra è nettamente inferiore rispetto all'anno scorso. La famosa rosa lunga di inizio anno, si è rivelata essere una rosa incompleta, con poche possibilità di scelta.

La squadra prescinde da un unico giocatore: Brozovic. Alternative al giocatore croato non esistono. Chi accusa Inzaghi di non aver sperimentato un'alternativa mente. L'allenatore in quel ruolo ha provato ad adattare Barella e Çalhanoğlu, con esiti negativi. Vecino, con la valigia in mano e la testa altrove è stato un autentico disastro. Stesso dicasi per Vidal disastroso in campo e sui social network.

In attacco c'è qualcosa che non va. Džeko e Lautaro non sono una coppia affiatata, e nell'intera rosa manca un centravanti in grado di attaccare la profondità, e il gioco di Inzaghi sembra non avere un terminale in grado di concretizzare.

Con 27 punti ancora a disposizione il processo a Inzaghi si è già risolto con l'ennesima invocazione di esonero, come già successo nei due precedenti con Conte . Gli errori di Inzaghi ci sono, specie nella gestione di Lauraro e degli altri giocatori. Ma parlare di esonero è pura follia, queste voci sono proprio quello di cui la squadra non ha bisogno. Per fortuna Beppe Marotta è uno dei migliori dirigenti in circolazione, e saprà sicuramente gestire la situazione, senza incappare nei soliti errori del recente passato. Inzaghi al momento sembra avere la fiducia della società.Inzaghi è a uno snodo fondamentale, la partita contro la Juventus, sarà una crocevia fondamentale per l'esito di questa particolare stagione.

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