Il castello di carte è crollato, e arriva la mazzata definitiva alla potenziale trattativa tra l'Inter e PIF (fondo statale saudita dalpatrimonio di 23 miliardi, per esteso Public Investment Fund) per l'acquisto del club. Una pista che non ha mai trovato reali o sconcertanti riscontri, ma che rimbalzava da settimane sui social e sui vari canali YouTube nerazzurri. 

Una pista che viene chiusa, in maniera irrevocabile, dalle parole tranchant di Amanda Staveley al Telegraph: l'amministratore delegato del Newcastle, nonchè consociata di PIF nell'acquisto dei Magpies col suo fondo d'investimento (ha acquisito il 10%), svela qualche retroscena e chiude ogni margine allo sbarco dei sauditi in Italia. 

Amanda Staveley è netta e non lascia spazio a repliche: “Insieme a PIF ci siamo guardati intorno, parlando con Inter e Milan. Il problema era la struttura della Serie A, che si è rivelata un autentico disastro. Abbiamo guardato brevemente anche al Bordeaux, che stava avendo difficoltà in Francia. Ora non siamo più interessati all'Inter e ci concentriamo solo sul Newcastle”. Parole che chiudono definitivamente la pista, e vanno a ricalcare le dichiarazioni unisone di Marotta, Antonello e Ausilio sulla continuità di Suning. 

PIF ha sondato l'Inter e altri club nel periodo difficile della trattativa col Newcastle, quand'era stato bloccato l'acquisto dalla Premier League, salvo poi riuscire a risolvere la situazione con alcuni accorgimenti e l'inserimento di soci inglesi, e ora pensa solo al Newcastle, che dovrà salvarsi e costruire un progetto vincente a suon di petroldollari. E quelle di Amanda Staveley sono anche parole durissime sulla Serie A e la sua struttura, che rende di fatto impossibile un investimento da parte di un grande gruppo straniero: si preferisce investire su un club in zona-retrocessione della Premier League che su un top club italiano. E sarà così a lungo…


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