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Fino a qualche giorno fa il destino di Ivan Perisic sembrava segnato. A causa del suo elevato ingaggio non più in linea con le direttive societarie, il giocatore girava col cartellino “vendesi” in bella mostra in attesa di qualche offerta, sfruttando magari le buone prestazioni all’europeo per attirare acquirenti. Negli ultimi giorni però qualcosa è cambiato, complice forse anche il Covid che lo ha colpito mentre trascinava la Croazia agli ottavi e gli ha tolto la vetrina della gara con la Spagna. 

INZAGHI - Le parole di Inzaghi di ieri ( “lo accolgo a braccia aperte”) hanno confermato questo cambio di strategia, forse dovuto anche alla difficoltà di reperire un sostituto all’altezza del croato, reduce comunque da una seconda parte di stagione di altissimo livello e che, ormai calato nel ruolo di quinto a sinistra, potrebbe replicare anche in questa appena iniziata. Le difficoltà sul mercato infatti, che hanno spinto la società a rinnovare la maggior parte dei giocatori in scadenza, inducono a toccare il meno possibile la squadra che solo due mesi fa alzava al cielo lo scudetto, con la speranza di continuare d’inerzia. 

PERISIC – Il problema di Perisic però, come risaputo, è il suo umore volatile, a causa del quale alterna giornate in cui è devastante ad altre in cui scende in campo in ciabatte, diventando irritante per i tifosi e per i compagni di squadra. Il passaggio al Bayern, con annesso Triplete, e la cura Conte sembrano aver messo un freno a questo suo difetto, visti anche i risultati e le prestazioni sfornate da gennaio ad oggi.

La speranza, quindi, è quella di ritrovare quel giocatore motivato e in totale connessione con l’ambiente, che non si faccia distrarre dal contratto in scadenza e si metta al servizio della squadra, che dopo la partenza di Hakimi ha tanto bisogno di una nuova freccia sulle fasce a cui aggrapparsi. 

Fabio di Iasio 


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