Fatica un po' - per dire, in realtà è stata una faticaccia - ma alla fine è l'Inter a trionfare. Sassuolo battuto per 1-2 e nerazzurri momentaneamente secondi in classifica a quota 17 punti.

Senza perderci in troppe chiacchiere, sostanzialmente la gara ha visto i nerazzurri molto confusi, disorganizzati e sbadati (tanti errori individuali) nel primo tempo, e , di logica conseguenza, al temine dei 45' la formazione d'Inzaghi ha chiuso in svantaggio di un gol.

Nella ripresa, invece, si fa tutto quello che non andava fatto nei primi 45' e cambia tutto. A partire dall'atteggiamento e - a dar la scossa definitiva - dai quattro cambi che effettua Simone Inzaghi in un colpo solo: Vidal, Darmian, Dimarco e Dzeko per Calhanoglu, Dumfries, Bastoni e Correa. L'ultimo cambio, tra tutti, è quello che segna la partita: nemmeno un minuto dal suo ingresso, Dzeko pareggia l'incontro e, al 78', si procura il rigore che poi Lautaro trasforma nella rete decisiva dell'incontro.

Insomma, partita a due facce o anche - in termini nerazzurri - da pazza Inter quella di stasera. Dove si sono viste 2 squadre diverse per tempo ma con la stessa maglia. E a portare questo romanticismo e questa filosia è proprio Edin Dzeko che, dopo la gara contro lo Shakhtar disputata non nel migliore dei modi, ha nuovamente zittito qualche chiacchierone.

Ma anche se la pazzia - specie la nostra, quella interista - ha il suo fascino, va detto che c'è qualcosa da sistemare e che non va: regalare dei tempi di gioco agli avversari è un problema. Cosa che si aggrava ancor di più dal momento che questa cosa non si è vista solo stasera ma anche in alcune delle precedenti partite. E il motivo è semplice: non sempre si riesce a ribaltare il risultato.

Detto questo, va anche apprezzato l'orgoglio, la grinta e la fame generale visti nel secondo tempo in tutti i giocatori, che hanno permesso di vincere la partita di stasera. Sperando che, dopo la sosta, contro la Lazio questo atteggiamento si veda per tutto il corso della gara.

 


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