Sosta nazionali, Milan Skriniar “snobba” i nerazzurri e va con la Slovacchia

Terminata la 27° giornata di Serie A, l'Inter vede diversi suoi giocatori andare con le rispettive nazionali. Questa settimana, infatti, torna la sosta nazionale. In Europa, in particolare, iniziano le fasi alle qualificazioni per il prossimo Europeo del 2024, che si terrà in Germania. Gli Azzurri campioni in carica avranno come prima sfida niente di meno che l'Inghilterra a Napoli. Da Appiano partiranno Barella e Darmian, mentre Bastoni e Dimarco dovranno dare forfait a causa degli infortuni

C'è poi un altro infortunato, o meglio, sedicente infortunato: Milan Skriniar. Lontano dal campo dal 24 febbraio a causa di una lombalgia, il dolore del difensore slovacco si è poi spostato alla schiena. Ora però avviene qualcosa di incredibile. Il difensore ha risposto di sì alla chiamata della sia Nazionale, ed addirittura scalpita per un posto da titolare contro la Bosnia del compagno di squadra (ed ora rivale) Edin Dzeko, che affronterà domenica prossima. Un gesto che agli occhi dell'interista medio sarebbe interpretato come snob. 

Paradosso Skriniar: solo 90' in campo in questo mese di assenza

In questo mese a cavallo tra febbraio e marzo l'assenza di Skriniar si è fatta sentire e non poco. La sostituzione con Darmian ha solamente attutito una mancanza che, dopo la velina sul fatto che avesse già firmato con il PSG per la prossima stagione, ha influito e non poco. Finora, infatti, il numero 37 nerazzurro ha giocato solo poco più di 90', ossia tutti tra l'andata e il ritorno dei difficili ottavi di Champions League con il Porto

Per il resto delle partite, neanche 30" in campo. Ora però, con la rapida risposta alla chiamata della sua Nazionale, il mistero s'infittisce. Senza nulla togliere l'attaccamento al proprio Paese, specie quando si tratta di rappresentarlo nello sport, cosa non sta funzionando tra Skriniar e l'Inter? E' solo un motivo per riprendere meglio le forze aiutato dallo staff tecnico slovacco o è in corso un piano di “boicottaggio" personale nei confronti dell'Inter? Se fosse la seconda ipotesi, sarebbe un dato di sconcertante immaturità. I nerazzurri hanno di fronte a sé un finale di stagione che richiederà l'impegno e l'abnegazione da parte di tutti, tra campionato e Coppe. Non ci si possono permettere tali personalismi proprio ora. 


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