Simone Inzaghi è un allenatore che si affida molto al turnover, o per usare il suo stesso gergo, le famose “rotazioni” a cui ogni allenatore è chiamato, specie quando alleni squadre che giocano ogni tre giorni. In questi mesi di Inter il tecnico ex Lazio ha dimostrato di puntare molto su questo aspetto, tanto da aver fatto già esordire tutti i componenti della rosa, eccezion fatta per Radu (purtroppo) e Cordaz.

Ma tra il minutaggio delle varie seconde linee, spicca quello di uno dei calciatori che è da più tempo in rosa, vale a dire Danilo D'Ambrosio. Il napoletano, infatti, ha giocato appena 40 minuti in questa stagione, e naturalmente il dato colpisce, perché il difensore, all'Inter dal Gennaio 2014, nel corso degli anni ha sempre giocato tanto, al suo primo anno, Conte, a fine stagione, lo schierava addirittura titolare.

Danilo è uno dei classici giocatori che spaccano l'opinione pubblica, alcuni lo vedono come una divinità del Partenone in grado di custodire i valori del vero interismo e in grado di segnare goal pesanti, altri, scendendo dalle narrazioni mitiche, lo vedono come un giocatore non adatto a grandi club, che spesso commette gravi errori, ma come sempre, la verità sta nel mezzo. Il giocatore sembrava dover andar via a zero la scorsa stagione, ma il club ha esercitato la clausola unilaterale , che ha allungato di un anno la permanenza del giocatore in nerazzurro.

Ma senza usare giochi di parole pleonastici, possiamo semplicemente dire che Inzaghi non lo vede. La sua concezione di esterno di difesa è diversa a quella dei suoi predecessori, e a quanto pare non ritiene adatto D'Ambrosio alla sua modalità di gioco. Detto che potrebbe avere una possibilità contro l' Empoli mercoledì, bisogna sottolineare come Inzaghi, sia il primo allenatore a non puntare su di lui, vista la sovrabbondanza anche sugli esterni, e l'esplosione di Dimarco , schierabile anche nel terzetto arretrato, ruolo che D'Ambrosio spesso ricopriva all'occorrenza.

Insomma, Inzaghi mostra ancora una volta di avere un carattere forte e di non dare troppo peso alle gerarchie, a questo punto non è difficile pensare ad un addio a fine stagione di D'Ambrosio, che già in estate aveva pensato di cambiare squadra, proponendosi addirittura all'altra squadra di Milano, nonostante la narrazione di questi anni, dunque, per la prima volta, il mister, proprio non lo vede.


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