L’Inter dopo un dicembre che l’ha vista solo vincere e un Gennaio in cui oltre ad un ruolino di marcia impeccabile in campionato ha trionfato in Supercoppa nel mese di febbraio è entrata in crisi di risultati.

Il derby perso contro il Milan è stato sicuramente un “trauma” a livello mentale. Partita dominata, in cui il Milan non sembrava potersi rendere pericolo, persa nel giro di pochi minuti.

Il pareggio contro il Napoli, nonostante il conseguente sorpasso dei rossoneri in vetta alla classifica, non è necessariamente un risultato negativo sia per la difficoltà di giocare in trasferta contro i partenopei sia per l’evolversi della partita ma ci si sarebbe aspettato una reazione immediata per ripartire in campionato.

Risposta che era arrivata qualche giorno prima i Coppa Italia contro la Roma dove i nerazzurri hanno strapazzato la Roma di Mourinho e guadagnato una rivincita derby in semifinale.

Nell’andata degli ottavi di Champions League contro il Liverpool i ragazzi di Simone Inzaghi hanno disputato una prova gagliarda e per 70 minuti hanno tenuto testa ai ben più quotati Reds. La superiorità tecnica e 10 minuti di blackout hanno fatto si che la partita si chiudesse sullo 0 a 2 per la squadra di Klopp ma al netto del dispiacere le sensazioni erano state positive.

Nell’ultimo turno di campionato però la più grave sconfitta di questo mese, forse di tutta la stagione. I nerazzurri ospitano a San Siro il Sassuolo con la possibilità di superare il Milan in testa alla classifica grazie al pareggio del giorno prima dei rossoneri contro la Salernitana e con ancora la gara contro il Bologna da disputare.

L’inizio partita però è stato uno Shock. Sono bastati solo 8 minuti ai nero verdi per andare in vantaggio con Raspadori. Gol che ha tagliato le gambe e il morale degli undici in campo tanto da portare gli emiliani a trovare il 2 a 0 con Scamacca, promesso sposo dei nerazzurri, e a chiudere il primo tempo avanti di due reti. Nella prima i cambi di Inzaghi hanno paventato una timida reazione ma senza mai riaprire la partita.

Il bilancio di questo mese è dunque raccapricciante. Vincendo il derby i nerazzurri sarebbero potuti andare a +7 sulla seconda con una partita in meno e invece si trovano a 2 punti di distanza dal Milan, che ha un calendario molto più agevole e gli scontri diretti a favore, e a pari punti del Napoli, terzo in quanto in questo caso gli scontro diretti sorridono all’Inter.

Il recupero con il Bologna è tutto da giocare e si farebbe un gravissimo errore a considerarla una partita già vinta.

L’Inter deve ripartire venerdì sera contro il Genoa e trovare la prima vittoria in questo febbraio nerissimo per ritrovare confidenza con la vittoria e ricominciare un nuovo campionato d’inseguimento.

Inzaghi si aspetta risposte importanti da molti suoi giocatori, Lautaro Martinez e Samir Handanovic in primis, ma lo stesso allenatore, giustamente osannato per quando fatto nella prima parte di stagione, ha commesso degli errori grossolani in questo ciclo di non vittorie. Dai campi anticipati contro il Milan alla scelta di schierare Barella regista contro il Sassuolo il tecnico piacentino ha palesato con le sue scelte tutti i limiti della panchina interista. Gli undici titolari sono senza alcun dubbio la squadra più forte del campionato ma quando vengono a mancare per squalifica, vedasi Brozovic, o per infortunio, vedasi Bastoni, le risposte delle “riserve” non sono sempre state positive.

L’Inter si è privata di Sensi nel mercato di riparazione. Il centrocampista finito in prestito alla Sampdoria, nonostante i suoi costanti problemi fisici, era sicuramente il giocatore più talentuoso tra i non titolari ed è stato forse ceduto troppo a cuor leggero. 

Nelle prossime gare l’Inter recupererà due pedine fondamentali per il proseguo della stagione: Joaquin Correa e Robin Goesens. L’argentino non si è ancora perfettamente inserito nella squadra per via dei continui infortuni ma contro Verona e Udinese ha dimostrato che se sta bene è quel tipo di giocatore che può decidere le partite più bloccate grazie alla sua qualità e alle sue giocate estemporanee. Il tedesco è il grande acquisto di Gennaio, giocatore indiscutibile che se starà bene potrà certamente ritagliarsi il suo spazio per raggiungere tutti gli obiettivi.

L’Inter, virtualmente tagliata fuori dalla Champions, è ancora in corsa in tutti gli obiettivi nonostante il mese horribilis, ma da adesso bisognerà giocare ogni partita come se fosse una finale.

 

Luca Mercuri


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