L’Inter cade a Bologna e perde la settima gara in campionato. Un‘enormità.

La partita contro i felsinei è stata tanto noiosa quanto scontata e disarmante: i nerazzurri giocano un calcio pessimo e non danno mai l’idea di poter segnare o cambiare ritmo dimostrandosi una squadra lenta, macchinosa, moscia e depressa, proprio come Simone Inzaghi. La trasferta contro il Bologna è stata un triste replay di questa stagione dove l’Inter dopo un successo importante stacca la spina e si rende protagonista di figuracce inaudite. Era già successo contro il Monza dopo la vittoria contro il Napoli, contro l’Empoli dopo la vittoria della Supercoppa e contro la Sampdoria dopo la vittoria nel derby di campionato contro il Milan. Inzaghi non riesce proprio a fare un’identità alla squadra che attacca e stacca la spina con una facilità incredibile.

La continuità quest’anno non è mai esistita e a fine febbraio l’Inter è a quasi 20 punti di distacco dal Napoli. Se la stagione nelle coppe può dirsi sufficiente quella in campionato è drammatica. Il ruolino di marcia della squadra di Inzaghi in Serie A è raccapricciante a tal punto che anche il quarto posto è seriamente in discussione. In poche parole, per dirla con tutta franchezza, se non esistessero le coppe oggi Inzaghi sarebbe da esonerare per quanto mostrato in campionato. La stagione è ancora lunga ma in ogni caso sette sconfitte a fine febbraio sono un numero esorbitante che non può passare inosservato e di cui Zhang, Marotta e Ausilio dovranno necessariamente tenere conto in vista dell’Inter che verrà.

La cosa che, personalmente, più mi rattrista è come questo sia l’ennesimo editoriale in cui Inzaghi è protagonista in negativo. Un allenatore totalmente limitato, incapace di capire i propri errori e crescere. Alla lunga diventa quasi stucchevole ripetere gli stessi concetti cambiando solo le parole e invertendo i nomi degli avversari ma da innamorato dell’Inter quale sono resto ogni volta tanto deluso quanto arrabbiato quando vedo i nerazzurri giocare fare scialbe e mosce a ripetizione.

La stagione è ancora lunga e di trasferte tristi l’Inter ne giocherà ancora, Inzaghi non imparerà dai propri errori e pomeriggi come quelli di oggi ne vivremo ancora. Speriamo giugno arrivi presto.


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