Nel pomeriggio di oggi il direttore sportivo neroazzurro Beppe Marotta è stato ospitato nel programma televisivo 90° minuto su Rai2.

Durante l'intervista sono venuti fuori molti argomenti tra cui il rinnovo di Brozovic, il possibile acquisto di  Luis Alberto e il diverbio con Joe Barone. Ecco le sue parole ( fonte Rai Sport):


Conte si è pentito di aver lasciato l'Inter?

“Non bisogna sempre guardare al passato. Io credo che Conte abbia tracciato un solco importante nel processo evolutivo di questa squadra, dal punto di vista caratteriale e del gioco, così come lo sta facendo Simone Inzaghi. Vogliamo rivincere lo scudetto come segno di continuità, sarebbe un grande regalo per la proprietà e i tifosi.”

Sul lavoro sorprendente di Simone Inzaghi

"Immaginavo ci fossero più difficoltà, in realtà Simone si è inserito con più facilità del previsto e, supportato dalla società e dai dirigenti, è riuscito a dimostrare il suo vero valore. E oggi rappresenta il valore aggiunto del nostro club nell'area tecnica".

Sulle pesanti cessioni della scorsa estate

"La scorsa estate il club è stato condizionato da temporali violenti, sono andati via Hakimi, Lukaku ed Eriksen oltre all'allenatore. Ma abbiamo trovato la nostra stella polare, abbiamo trovato la strada giusta col riequilibrio economico-finanziario. E ora abbiamo un'altra stella come obiettivo, perché rappresenterebbe il ventesimo scudetto". 

Si avvicina gennaio e il mercato ma in casa Inter a tenere banco è soprattutto il futuro di Brozovic, in scadenza a fine stagione.

"Abbiamo alcuni rinnovi da affrontare. Siamo contenti dei nostri giocatori in scadenza e abbiamo già avviato le negoziazioni che speriamo di portare a termine con profitto. Brozovic è un giocatore importante che ha manifestato la volontà di rimanere, si tratta ora di negoziare dal punto di vista economico ma sono molto ottimista. Luis Alberto? Non mi voglio addentrare nel futuro, affronteremo tutto al momento giusto".

"Icardi alla Juve? L'Italia non è più l'Eldorado del calcio come negli anni Novanta, è un campionato di transizione e si perde in qualità.

Se tornano in Italia giocatori importanti, ben vengano. Noi siamo a posto e contenti dei nostri attaccanti ma il calcio trarrà beneficio nel momento in cui i giocatori di qualità tornano in Italia".

Marotta è anche tornato sulla questione Superlega e sullo stato di salute del mondo del pallone.

"La Superlega nasceva da un grido di allarme dei club aderenti, denunciando il fatto che questo calcio rappresenta un modello non più sostenibile, che ha bisogno di una grande rivisitazione dal punto di vista dei calendari, dello sviluppo delle risorse e del contenimento dei costi, opera a cui tutti sono chiamati".

Sul diverbio con Joe Barone

“In Assemblea ho spiegato a Barone che abbiamo sempre adempiuto ai nostri doveri, rispettando tutte le scadenze. Gli ho chiesto di limitare queste loro rimostranze spiacevoli"

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