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La separazione dall'Inter di Antonio Conte, che nella giornata odierna verrà integrato da Simone Inzaghi (biennale, 4mln annui più bonus), fa dell'ex tecnico della Juventus e della Nazionale l'eccezione che conferma la regola. 
 

Conte, entrato ufficialmente nel ristretto club degli allenatori scudettati con l'Inter centrando with ampio merito il 19 ° scudetto, è infatti l'ennesimo a subire la cosiddetta “maledizione del terzo anno”, che da una vita ormai infligge danni e sfortune agli allenatori della Beneamata. Antonio Conte era infatti arrivato nell'estate 2019, dopo l'esonero di Spalletti, e come il tecnico di Certaldo ha guidato l'Inter solo per due stagioni. 

Il biennio è una caratteristica della carriera di Antonio Conte: due anni al Bari, due anni in Nazionale, due anni al Chelsea, due anni all'Inter, con la Juventus (2011-14) come unica eccezione. Ma il non arrivare praticamente mai al terzo anno con lo stesso allenatore sulla panchina è anche un'incredibile caratteristica nella storia dell'Inter. Eccezion fatta per Helenio Herrera (1960-68) e per pochi eletti, gli allenatori nerazzurri hanno infatti sempre avuto vita breve e destini mutevoli. Da Herrera in poi, ovvero nelle ultime 53 stagioni, l'Inter ha avuto alle sue dipendenze 40 allenatori e Simone Inzaghi diventerà il 41°. Di questi, solo tre nel post-HH hanno superato lo scoglio del terzo anno e tutti l'hanno fatto avviando un ciclo vincente: Eugenio Bersellini (1977-82).

Tutti gli altri allenatori sono durati due anni o… meno: gli unici a sfiorare il triennio, statistiche alla mano, sono Giovanni Invernizzi ed Hector Cuper, che vennero però esonerati nel corso della terza stagione. Mentre Antonio Conte raggiunge gli altri allenatori nel club del biennio, che comprende anche Spalletti: ironia della sorte, il contratto di Simone Inzaghi è proprio biennale, quindi anche l'ex tecnico della Lazio potrebbe incappare in questa singolare maledizione. 
 

Con Antonio Conte che cade anche nella maledizione-scudetto: per il terzo anno, chi vince la Serie A non siederà sulla panchina dei campioni d'Italia nella stagione successiva. Era successo ad Allegri dopo la vittoria nel 2018-19, al suo sostituto Sarri (sostituito da Pirlo) l'anno scorso, succederà ad Antonio Conte dopo lo scudetto ottenuto quest'anno.


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