Zinho Vanheusden, in un silenzio assordante, è tornato ad essere un giocatore dell'Inter. Il giovane difensore belga, gioiello della Primavera nerazzurra che era arrivato ad un passo dalla prima squadra salvo poi rompersi il crociato, era stato ceduto allo Standard Liegi per 12mln, ma con recompra a 18mln: una recompra che l'Inter, come si è scoperto in seguito nonostante le smentite di rito, era costretta ad esercitare. Il club nerazzurro ha riscattato Zinho nei giorni scorsi, e ora lavora a un prestito secco per consentirgli di giocare e mettersi in mostra, prima di tornare alla base da alternativa ai tre titolari nel 2022/23.

Vanheusden è un difensore dalle doti assolute: grande fisico, abilità coi piedi, personalità. Abilità che però hanno un pericoloso contraltare: il centrale classe ‘99 si è rotto per la prima volta il crociato nel settembre 2017, ha subito un gravissimo infortunio al ginocchio nel maggio 2019 e si è rotto nuovamente il crociato nel novembre dell’anno scorso, poco dopo aver debuttato nel Belgio in un'amichevole. Zinho stava vivendo un magic moment: titolarissimo e capitano nello Standard Liegi, nel gruppo del Belgio per gli Europei, prossimo al rientro all'Inter, programmato per luglio 2021. L'infortunio, con conseguente rientro a maggio e nelle ultime giornate dei playoff per il titolo, aveva fatto mettere in dubbio il suo rientro in nerazzurro, che è però avvenuto tramite il versamento della recompra. E ora, dopo aver discusso anche con Spezia e Bologna, Zinho Vanheusden è vicinissimo al prestito secco al Genoa: la scelta giusta per il suo futuro.

VANHEUSDEN AL GENOA, LA SCELTA GIUSTA - Perché il Genoa rappresenta la scelta giusta per Zinho Vanheusden? Partiamo da un presupposto semplice: al giocatore belga serve un anno da titolare indiscusso o quasi, per confermare all'Inter che è pronto per il salto. Avrebbe potuto viverlo allo Standard Liegi, che lo rivoleva in prestito, ma il club nerazzurro ha scelto di girarlo in Serie A per averlo sempre sott'occhio e valutarne lo sviluppo da vicino. Il Genoa è, a tutti gli effetti, la squadra migliore: nel Bologna la concorrenza sarebbe stata altissima, visto che è arrivato Bonifazi e dovrebbe arrivare Lyanco che è un fedelissimo di Mihajlovic, nello Spezia di Thiago Motta il rischio del caos “da risultato” e delle tante panchine alle spalle di giocatori più esperti o “veterani” degli aquilotti sarebbe stato altissimo. Il Genoa, fino all'operazione-Perin, aveva dato ampio spazio a Radu e, volendo estendere il discorso, anche a Pinamonti. I rapporti tra i club sono ottimi e Preziosi ha voluto fortemente Vanheusden.

Ma il discorso non si limita e non deve limitarsi all'amicizia tra i club, perchè sappiamo bene quanto Preziosi sia volubile e tendente a stravolgere tutto nel giro di pochi mesi. La prima garanzia è tecnica, e rappresentata da Davide Ballardini: il tecnico del Grifone sa riconoscere il talento e dà massima fiducia ai giocatori di valore, a prescindere dall'età, come si è visto con Rovella ed altri elementi. La seconda è tattica, e forse rappresenta il vero motivo per cui l'Inter e Vanheusden scelgono il Genoa: il club rossoblù gioca e giocherà col 3-5-2, con movimenti molto simili a quelli nerazzurri e nessun difensore qualitativamente superiore a Zinho. Vanheusden dunque potrebbe sperimentare per la prima volta una retroguardia a tre, visto che sin qui ha sempre giocato a quattro tra Belgio e Primavera, e garantirsi un'annata da titolare che lo “avvicini” all'Inter. Il triplo rinnovo dei veterani D'Ambrosio, Ranocchia e Kolarov non è casuale: l'Inter non ha voluto prendere scelte definitive nell'attesa di capire se Pirola (destinato al Monza-bis) e Vanheusden potranno far parte delle riserve nel 2022/23. Ora sta tutto ai due giovani talenti nerazzurri, che dovranno guadagnarsi la maglia nerazzurra a suon di grandi prestazioni. E al fisico di Zinho che, si spera, dovrà reggere un'intera annata in Serie A, per evitare di buttare via una carriera dalle grandissime potenzialità…


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