Inzaghi e Brozovic
Inzaghi e Brozovic

Marcelo Brozović è ancora una volta sotto i riflettori, e questa volta non per le sue giocate o per il rinnovo di contratto, ma per il suo rendimento in campo e il suo futuro incerto circa la permanenza a Milano. Pochi giorni fa eravamo qui ad illustrare l'impatto straordinario che il croato aveva avuto nella sfida di Champions League contro il Porto. Ma a quanto pare in questa stagione il croato è salito sulle montagne russe e continua a fare su e giù nelle valutazioni di stampa e tifosi.

Variante Mkhitaryan

L'armeno che va come un treno ha letteralmente scombussolato i piani del centrocampo. Arrivato come tappabuchi e dodicesimo uomo, è diventato un fedelissimo di Inzaghi che, nonostante la carta d'identità, lo schiera praticamente in ogni partita. L'armeno è un giocatore molto versatile e praticamente può ricoprire tutti i ruoli. Nella scorsa stagione Inzaghi non aveva a disposizione un sostituto di Brozo, e nella mente dei dirigenti Mkhitaryan poteva essere l'uomo giusto per far tirare il fiato al croato. Ma vista la duttilità Inzaghi ha schierato l'armeno anche quando in campo c'era Brozović. 

Çalhanoğlu e il cambio ruolo

Un altro fattore che ha messo in discussione Epic Brozo è stato senza dubbio l'impatto di Hakan con il nuovo ruolo di playmaker. Inzaghi ha fatto come a fifa, cambio ruolo immediato ed impatto straordinario del turco, diventato il nuovo padrone del centrocampo nerazzurro. Se a tutto questo aggiungiamo quelle che Tuttosport chiama “frizioni interne al club” il quadro della situazione è completo: Brozović non è più incedibile. Secondo il quotidiano di Torino, il calciatore è vicino a lasciare Milano dopo otto anni in nerazzurro. Marcelo è abituato a queste voci, che spesso smentisce sul campo, sta a lui dunque dimostrare il suo attaccamento alla maglia e scendere da quelle montagne russe che continuano a tormentarlo.

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