“Ora che se n'è andato, chi farà i 30 gol di media che faceva Lukaku?”

Una domanda che dall'addio del belga ha preso piede nelle menti dei tifosi nerazzurri e non solo, diventando un vero e proprio - e, a una certa, pure noioso - mantra. Nemmeno l'arrivo di Dzeko e Correa ha fatto sì che sbrogliasse questo dubbio, presupponendo, sia prima ancora di averli visti all'opera che dopo una o due gare non andate secondo i piani, che non sarebbero stati in grado di non far rimpiangere l'ex numero 9.

Ben presto, però, i due hanno risposto a chi non li reputava all'altezza e - per dare una risposta completa, come insegnano a scuola - a loro si è aggiunto un altro attaccante che, da solo, può raggiungere i numeri del suo ex compagno di reparto: Lautaro Martinez.

Non che sia un modo per sminuire Lukaku. Il belga nel corso dei suoi due anni all'Inter, a suon di gol, di assist e giocate, ha fatto grandi cose per i nerazzurri. Ma come, appunto, non è corretto sparare addosso a Romelu, non è nemmeno giusto farlo verso i nuovi arrivati o verso chi è rimasto e si è messo l'Inter sulle spalle per portarla lontana.

Anche perché, loro, in base a quello che si è visto fino ad oggi, hanno dimostrato di poter essere in grado di raggiungere le vette toccate dal belga. Nelle prime quattro giornate di campionato il Cigno di Sarajevo (a segno nella gara di ieri con una doppietta ai danni del Bologna) e il Tucu hanno realizzato la bellezza di 5 reti e 2 assist in due. Mica male come inizio, specialmente considerando che Lukaku l'anno scorso era a quota 4 gol e 0 assist.

Mentre il Toro ha già collezionato 3 reti in 3 gare, per altro non giocate per tutta la loro durata. Ma non c'è da stupirsi: la passata stagione mise a segno ben 17 gol da seconda punta. C'è da dire, anzi, che da prima punta, pertanto stando più vicino alla porta, la via del gol sarà più semplice - per così dire, sicuramente lo è più per lui che per me - da trovare e che, Inzaghi permettendo, da quest'anno sarà lui l'incaricato a battere i calci di rigore.

Ma c'è di più. E sì. Perché - sempre, perché non c'è mai motivo per accontentarsi e perché l'educazione è importante, per dare una risposta più completa di quella precedente - dall'inizio del campionato non solo gli attaccanti hanno trovato la via del gol. E no. Anche i centrocampisti e i difensori hanno voluto mettere il loro timbro sul tabellone. Skriniar con 2 reti e Calhanoglu Vidal, Dimarco, Barella e Vecino con 1, hanno raggiunto quota 7 gol su 15 segnati: quasi la metà di quelli realizzati fin'ora.

Dunque, ricapitolando, chi farà i 30 gol che faceva Lukaku? Tutti quelli che sono rimasti.
 


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