Nelle scorse ore è circolata la notizia per la quale l'Inter starebbe pensando a Rodrigo de Paul, mezzala argentina di 27 anni e alla prima stagione all'Atletico Madrid. 

Il giocatore è peraltro già molto bene conosciuto in Italia, visti i cinque anni all'Udinese dall'estate 2016, quando arrivò dal Valencia, allo scorso luglio. 

Per parlare di de Paul, “Calciomercatointer.eu” ha contattato in esclusiva Jorge Garcia, firma di “AS” e da sempre molto vicino alle vicende riguardanti i colchoneros. 

Che stagione è stata questa di de Paul con l'Atletico? 

Finora è non è stata quella che tutti volevano. È arrivato come un giocatore ideale per la filosofia di Simeone, ma deve ancora dimostrare regolarmente il suo potenziale. Non ci è riuscito nemmeno quando Simeone ha adottato un sistema di gioco simile a quello con cui de Paul aveva reso al meglio con Gotti. Non è una novità che i nuovi arrivati abbiano difficoltà nel primo anno con Simeone. de Paul è un centrocampista di primo ordine, ha le qualità e il carattere per essere un leader nell'Atletico ma ha bisogno di tempo, credo”.

In cosa ha convinto di più e in cosa di meno? 

de Paul ha avuto difficoltà a inserirsi in squadra all'inizio, ma quando ci è riuscito ha avuto momenti in cui ha giocato con grande autorevolezza, dirigendo bene la squadra e mettendo in sicurezza la palla, anche con la verticalizzazione del gioco. Il dato negativo è che in queste cose è stato discontinuo. È arrivato dall'Udinese con lo status di giocatore insostituibile, ma qui è diverso. Deve ancora guadagnarsi quell'etichetta”.

Diverse volte qui in Italia si è letto che all'Atletico sarebbe scontento. Perché? 

de Paul si aspettava di avere un impatto diverso, di mostrare da subito quello che faceva all'Udinese. É arrivato come la pedina giusta per la squadra di Simeone. Parliamo di un centrocampista totale, reduce peraltro dal sucesso con la Nazionale argentina. All'inizio gli è costato non avere un posto fisso nella squadra, ma questo é sempre così con Simeone il primo anno. Ma non si puó dire che non gioca, perché ad oggi ha disputato 2600 minuti. È strano semmai, ad esempio, che non sia stato titolare nelle due gare contro il City: de Paul è arrivato per giocare queste tipo di partite. Ma il suo problema é stato la continuità nelle prestazioni, fare più partite consecutive ad un livello alto. Credo che ancora non si sente così importante come nella nazionale argentina o come ai tempi dell'Udinese, ma credo sia soltanto una questione di tempo. L'Atletico lo vuole nella rosa, è una scomessa sia per il presente che per il futuro”.

Molto recentemente il suo nome è stato associato all'Inter. Nella eventualità, come lo vedresti in nerazzurro? 

Assieme a Barella, Brozovic e Calhanoglu formerebbe un centrocampo di altissimo livello. Come sapete, de Paul può giocare in qualsiasi dei tre posti di Inzaghi al centrocampo. È uno giocatore che conosce perfettamente il calcio italiano e quando ha partito era, sicuramente, tra i tre più forti della Serie A nel suo ruolo. Certo, nell'Udinese tutto girava attorno a lui, era il solista della squadra ma è un giocatore davvero intelligente, si sa mettere a disposizione di qualsiasi allenatore. Per l'Inter sarebbe un salto di qualità cambiare Vidal e Vecino con de Paul. Nessuno ha dubbi su questo”.

Intervista realizzata da Raffaele Campo 


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