Ritorna la polemica sui calci di rigore non fischiati con l'Inter che si vede mancare 2 rigori in quattro gare di Serie A disputate. Lo scorso anno nelle prime partite successe lo stesso, con Marotta obbligato a rilasciare delle dichiarazioni di ammonizione verso l'AIA per via degli evidenti errori commessi.

Fortunatamente per ora i rigori non concessi non hanno impedito ai nerazzurri di vincere nelle partite coinvolte, ma calciare un rigore in più non fa mai male.

I casi in questione sono su Lautaro, in Hellas Verona-Inter e su Dumfries nel finale della gara col Bologna a San Siro.

Nel primo, all'ora di gioco Lautaro si vede atterrato da Hongla in area di rigore con un fallo evidente. Tale rigore sarebbe potuto essere decisivo per la squadra di Inzaghi che è riuscita a trovare la vittoria solo nel finale con la doppietta d'esordio del Tucu Correa.

Nel secondo, con Dumfries colpito platealmente da Medel mentre si trovava di fronte al portiere, l'arbitro potrebbe aver dato poco peso alla sua decisione visto il risultato schiacciante che si era ormai delineato. Tuttavia, anche se sul 6-1 un rigore va fischiato.

Infatti, tralasciando l'importante lotta per il capocannoniere della Serie A nella quale fanno parte di diritto Lautaro e Dzeko, calciare un rigore (e segnarlo magari) influisce sullo stato di forma di un giocatore in maniera rilevante.

Per questo motivo, si auspica che ci sia una maggiore attenzione sugli episodi dubbi con la dirigenza chiamata a farsi sentire in caso di errori evidenti (anche se la partita è stata stravinta).


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