Fonte inter.it
Fonte inter.it

Il canto del cigno, in senso figurato, indica l'ultima e più pregevole opera di un artista. Esattamente quello che ha fatto Edin Džeko il 10 maggio 2023, dopo appena otto minuti di gioco in un derby che è già storia. Piattone al volo in area di rigore, con la solita pregevolezza ed eleganza che hanno contraddistinto la carriera del giocatore, e palla in rete. Boato di San Siro che vale come il Leone d'oro alla carriera. L'ultimo gol in nerazzurro di Edin, che lascia l'Inter dopo due anni. Quattro coppe, 69 partite e 22 gol questo il bilancio in nerazzurro. 

L'arrivo in nerazzurro

Arriva nell'estate del 2021 in una squadra con le spalle al muro, un ambiente depresso con Lukaku che ha lasciato  la pinetina in fretta e furia. Džeko approda a Milano nello scetticismo generale, ritenuto non all'altezza e ormai troppo in là con gli anni. E invece Edin si è preso subito la scena, timbrando il cartellino in ogni partita decisiva. Ogni tifoso interista non può che augurare buona fortuna ad un calciatore che nel momento del bisogno, si è caricato la squadra sulle spalle. Quando tutti piangevano la partenza del belga, il professore bosniaco è salito in cattedra cancellando in poco tempo il senso di smarrimento dei nerazzurri. 

Un esteta del calcio

Il canto del cigno, mai espressione fu più azzeccata per un calciatore che incarna i valori della classe e dell'eleganza, tanto da meritarsi il nomignolo di Cigno di Sarajevo, con analogie a Utrecht e ad altri mondi calcistici che non sono paragonabili. Dopo due anni Edin saluta l'Inter, così, quasi in silenzio. Nella settimana dei principi sauditi, ormai padroni del calcio mondiale a tutti gli effetti, Džeko ci ricorda che è ancora possibile provare emozioni calcistiche. Un esteta del calcio come non ne esistono più, classe e movenze da fuoriclasse.

Istanbul e il destino

E sempre in silenzio è andato via, in Turchia dove dispenserà calcio e farà innamorare tanti bambini di questo sport. A Istanbul , proprio dove si è giocato l'ultima possibilità, a 37 anni, di vincere un trofeo internazionale. Ma il destino sa essere beffardo, ed ha deciso di annoverare Edin nella schiera dei giocatori fenomenali che hanno vinto poco, rispetto alle proprie qualità. In Italia è stato un professore, in Turchia magari diventerà un Sultano. Un campionato, quello turco, dove Džeko  potrà sterzare con facilità i suoi avversari, proprio come nell'immagine che circola in questi giorni in cui manda al bar Tonalicon una giocata sontuosa. L'Inter adesso dovrà trovare un nuovo numero nove, pur sapendo che sarà quasi impossibile trovare un giocatore con la classe del cigno di Sarajevo.

LEGGI ANCHE →L'Inter a Istanbul come Rocky a Philadelphia

Per restare sempre aggiornato sul mondo Inter clicca e iscriviti al nostro canale Telegram

 

 


💬 Commenti