L'Inter è prima in classifica, con attualmente 53 punti raccolti e con una gara in meno. Subito dietro di lei ci sono Milan e Napoli, con 52 punti. Più in là c'è la Juventus, con 45 punti, che non sono così tanti da preoccupare ma, conoscendola, neanche così pochi. Insomma, sono tutte lì, soprattutto le prime tre, in corsa per lo scudetto.

E, dunque, dal momento che sono i nerazzurri a guidare la classifica, qual è l'avversario dal quale devono più riguardarsi?

MILAN - I rossoneri, come si è visto nella serata di Coppa Italia contro la Lazio, hanno riacquistato molta fiducia dopo il derby vinto la settimana scorsa. E da qui fino alla sfida contro il Napoli li separano 3 match - contro Sampdoria, Salernitana e Udinese - molto abbordabili sulla carta e di conseguenza ne avranno di tempo e possibilità per rafforzare ancor di più questo stato di ottima forma. Oltre al fatto che, come hanno dimostrato negli ultimi anni, sono una squadra di tutto rispetto e mai da sottovalutare. Con interpreti dotati di grandi capacità e talento, a formare un gruppo che, sì, fa delle giocate individuali la sua forza principale ma di cui anche la coralità svolge un ruolo importante, come evidenzia la loro consueta determinazione e forza ai costanti infortuni che li affliggono. Però proprio quest'ultimi possono rappresentare uno dei motivi principali per cui non è la più temibile sotto gli occhi dell'Inter. Unito al fatto che, come visto la scorsa stagione e durante questa in corso, alcuni match dalla semplice portata sono stati falliti: un segno che mostra come a livello mentale abbiano ancora del lavoro da fare.

NAPOLI - Dai più, era previsto un crollo totale dei partenopei durante i mesi di Dicembre e Gennaio. Ebbene, così non è stato. Spalletti è stato bravo a tenere la squadra sul pezzo, nonostante le molte assenze importanti per via degli infortuni e delle convocazioni dei giocatori africani per la Coppa D'Africa. E adesso, che sono tornati tutti nuovamente arruolabili - fatta eccezione per Lozano, alle prese con infortunio alla spalla -, si trova attaccata ai nerazzurri. Per di più, non si può trascurare il fatto che l'organico del Napoli pullula di tantissima qualità. Ma a dirci di più sulla sua pericolosità nei confronti dell'Inter sarà proprio la sfida di stasera al Diego Armando Maradona, che li vedrà sfidarsi. Tuttavia, è proprio qui che emerge il lato debole corrente dei partenopei e tipico delle squadre gestite da Spalletti: quando arriva il momento che conta, questo viene steccato. Però, visto che non è mai detto nulla, non si può nemmeno dare per scontato che ciò accada. Ed ecco che il Napoli, qualora conquistasse i 3 punti, diventerebbe senza dubbio il candidato numero uno a contendere lo scudetto all'Inter.

JUVENTUS - Per una semplice questione di statistica si tratta della squadra a cui Inzaghi deve badar meno. Ma visto che nel calcio esiste questa legge universale per cui nulla è deciso e tutto è possibile, e considerando la qualità della rosa e la sua attitudine a vincere in Italia, non si può ignorarla. Come ha evidenziato il numero di punti raccolti nell'ultimo periodo, la Juve si trova in forma. E come è saltato all'occhio nelle ultime gare, si è visto notevolmente l'effetto della grande campagna acquisti invernale che ha dato ai giocatori: adesso sul campo scende una squadra con più consapevolezza e determinazione. Tuttavia, rimane sempre il solito problema: il pessimo gioco, che comporta ad un'enorme difficoltà di costruzione delle azioni offensive e che espone a tanti rischi in difesa. Facendo un attimo i conti, dunque, a fare la differenza sarà proprio il fattore che più peserà: saranno la grande rosa e la fiducia oppure il pessimo gioco a spostare l'ago della bilancia? In base a questo, si capirà meglio a cosa potrà ambire la Juventus.

Insomma, ricapitolando, di questi tre avversari il più pericoloso per i nerazzurri, al momento, è il Napoli. Di seguito c'è subito il Milan. E infine la Juventus. Ma c'è da dire che in verità, l'avversario più temibile per l'Inter è l'Inter. Si è visto: gli uomini d'Inzaghi sono dotati di grandi capacità tecniche e fisiche e giocano un gran bel calcio. Se fanno come sanno fare, nessuno può fermarli. Tuttavia, se decidono da soli di buttarsi via le partite, come successo nel derby 7 giorni fa e con la Lazio a Ottobre, ecco che la strada verso lo scudetto si fa più complicata

 

LEGGI ANCHE: Muraro: “Pensare una partita alla volta. Dumfries come Hakimi”


💬 Commenti