L’Inter batte 2-1 a San Siro il Salisburgo e sale a 7 punti in classifica nel suo girone dove condivide la vetta con la Real Sociedad vittoriosa contro il Benfica in terra lusitana. Adesso ai nerazzurri “basterà” battere gli austriaci l’8 novembre per ottenere la qualificazione agli ottavi di finale con due giornate d’anticipo.

Ciò che conta di più, però, è come sia arrivata la vittoria di ieri sera. Il Salisburgo è una squadra ostica e tignosa, che sa giocare bene a calcio e che è ricca di giovani talenti che - proprio in notti come quelle europee - possono sbocciare, basti pensare che tra le loro fila è passato Sesko. L’Inter di Inzaghi ieri sera ha vinto una partita da Champions League in Champions League, sapendo mostrare il giusto abito per la giusta occasione: quando c’era da attaccare e da mostrare bel gioco l’Inter non ha esitato a farlo, come nell’occasione del primo vantaggio firmato Alexis Sanchez. Quando, però, c’era da soffrire e combattere con le unghie e con i denti per difendere il prezioso vantaggio nuovamente acquisito i nerazzurri non si sono tirati indietro e, anzi, hanno difeso il fortino amico con decisione e con sicurezza.

In Champions League non esistono partite facili, sembra una frase spicciola melensa di retorica ma è la pura verità. Gli esempi sarebbero innumerevoli ma basta semplicemente rimanere a ieri sera quando il Real Madrid ha vinto con molta fatica per 2-1 sul campo del modesto Braga. Vincere nella massima competizione europea è decisamente più complicato di quanto non sia vincere in Serie A e farlo con costanza, come ormai sta iniziando a fare l’Inter, è un motivo di vanto.

I nerazzurri si stanno calando sempre meglio nel ruolo di protagonista di seconda fila in Champions League, dimostrando di sapersi vestire a tema, sia per esporre un gioco brillante e spumeggiante, sia per sporcarsi i gomiti in difesa. L’arte di vincere non si insegna, si impara sul campo e i nerazzurri sono un ottimo studente.

Adelante Inter.


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