Quando il gioco si fa duro gli esperti cominciano a giocare” è doveroso cambiare l'aggettivo di questa massima popolare per ben descrivere la situazione in casa Inter, che in un momento così delicato della stagione si affida ai suoi giocatori più esperti. Questa squadra è un concentrato di giovani promettenti e giocatori di un certo calibro abituati a calcare campi pesanti.

Esempio lampante è sicuramente quello di Edin Džeko troppo presto bollato come vecchio e non in grado di dare garanzie, invece per il momento ha fatto l'esatto contrario, trascinando letteralmente questa squadra, timbrando nei momenti più opportuni, come ieri, quando su calcio da fermo si è smarcato e ha insaccato un goal fondamentale, quando l'Inter sembrava avere, ancora una volta, paura di vincere, ma il cigno è abituato a questi equilibri precari, è abituato alla pressione e alle partite che contano, e ieri lo ha dimostrato.

Discorso parzialmente diverso per Vidal che viene da un anno difficile dove ha giocato poco e male, ma quest'anno sembra essersi tirato a lucido sia fisicamente che mentalmente (nonostante le immagini che lo ritraggono “felice” sul cofano della sua auto) quando ha giocato ha dato sempre un contributo forte, con l'abitudine di realizzare nella stessa partita goal e assist. Il cileno di esperienza ne ha da vendere, tanti titoli con i club e anche con la Roja e con Inzaghi sembra aver accettato il ruolo di comprimario. 

Ma attenzione perché potrebbe scalare le gerarchie, ieri non ha impressionato solo per il goal, ma anche per come interpreta il ruolo, Arturo riesce a dare equilibrio al centrocampo, e soprattutto offre alternative a Brozovic, correndo per due e lasciando ampi margini di manovra al croato, non guastano le capacità di inserimento, e per Inzaghi, avere centrocampisti che si inseriscono, è fondamentale per la sua filosofia calcistica, e il turco, ha dimostrato di non avere queste caratteristiche, quindi occhio perché il concetto di titolarità di Simone è diverso da quello di Conte.

Chiudiamo con Ivan il terribile, che praticamente è un nuovo acquisto per questa Inter, e anche lui alla voce esperienza ha qualcosina da dire, come un triplete e una finale mondiale, insomma niente male. Nel suo caso, l'esperienza ha contribuito alla metamorfosi kafkiana che lo ha trasformato da attaccante ad esterno a tutto campo, una risorsa davvero importante. Perisic è diventato un intoccabile. Da domenica non sono più concessi passi falsi per restare in zona tricolore, e per farlo, l'Inter avrà bisogno di tutta l'esperienza possibile ed immaginabile


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