Tra ingiustizia e spocchia. L'Inter perde il derby così. Da un lato con un errore madornale di Guida, che non concede un fallo netto su Sanchez e commette l'ennesimo errore di un match diretto a due velocità, sorvolando su contatti al limite e fischiando “falletti”: un errore grave, che porta all'1-1 di Giroud una ventina di secondi dopo. Era stato proprio il francese a commettere il fallo, è lui a siglare il 2-1 sfruttando il blackout dell'Inter nella fase centrale della ripresa. 

Già, l'Inter: tanto dominante nel primo tempo, quando Maignan evita quello che sarebbe potuto diventare un passivo-monstre e capitola solo sul tiro di Perisic e su azione da corner, quanto presuntuosa nella ripresa. Smette di giocare intorno al 60', si concede leziosismi e cambi evitabili, viene puntualmente punita. Così convinta di vincere da essere sconfitta: gli antichi greci la chiamavano ὕβϱις, nell'alfabeto nostrano hýbris, il peggiore dei peccati, traducibile con “tracotanza” o col sentirsi “pari agli dei”. E, dunque, destinati a cadere. A ruinare, come diceva Nicolò Machiavelli del suo Principe. La principessa Inter cade a San Siro, ma resta in piedi: +1 sul Milan con una gara in meno e uno scontro diretto col Napoli da vincere assolutamente, per evitare di ribaltare l'inerzia del campionato. Di seguito le pagelle nerazzurre. 

HANDANOVIC 5.5 - Una mezza statuina sul gol del raddoppio del Milan, con un intervento al rallentatore e una deviazione malriuscita. Cancella un buon primo tempo, nel quale era stato molto reattivo sulle conclusioni di Tonali.  

SKRINIAR 6.5 - Lotta come un leone fino all'ultimo secondo, imbriglia Leao e regge su Theo Hernandez. Grande gara la sua.  

DE VRIJ 5.5 - Il peggior compleanno della sua vita, perchè c'è il suo zampino in negativo nel ko dell'Inter: Inzaghi gli chiedeva di seguire ovunque Giroud, anche quando si allargava, lui se lo perde nell'azione del pari e viene scherzato come un pivello sul 2-1.  

BASTONI 6 - Meno appariscente in fase offensiva, ma fornisce una prova solida e concreta. Incolpevole sui gol del Milan, viene sostituito per inseguire la rimonta nel finale. (dall'81' DARMIAN sv - Quando entra l'Inter è una confusionaria macchina sparapalloni verso l'area, non riesce a incidere). 

DUMFRIES 7 - Sontuoso nel primo tempo. Un gol annullato, tantissime percussioni e un lavoro da punta aggiunta partendo dalla destra e accentrandosi nelle azioni fascia-a-fascia che ricordano quelle dell'Atalanta. Si mangia un possibile gol a tu per tu con Maignan, bravo a chiudergli lo specchio della porta, ed è l'ultimo a mollare dopo lo svantaggio, anche a costo di prendersi qualche sonora scarpata. Leone.  

BARELLA 6.5 - Lotta e governo. Duella con Tonali, fa a spallate con Theo Hernandez e aiuta la manovra. Troppo nervoso nel finale, non aiuta un'Inter in pieno psicodramma perdendosi tra proteste e discussioni. 

BROZOVIC 7 - Pioli gli piazza addosso Kessié per annullarlo e annullare l'Inter, invece è più libero che mai. Grandissima prestazione, scherza col centrocampo del Milan per 70 minuti. Anche troppo, a tratti, con un paio di leziosismi evitabili. (dall'81' VECINO 5.5- Completamente avulso alla squadra, anche quando entra con un risultato da ribaltare).  

CALHANOGLU 6.5 - Primo tempo di enorme sacrificio: aiuta la manovra offensiva, ma anche e soprattutto i compagni sulla prolifica catena di sinistra, con un paio di chiusure da mediano. Una buona prestazione, sublimata dall'assist per la rete di Perisic: era stato decisivo all'andata col rigore dell'ex, lo è anche al ritorno con una giocata decisiva. Ripresa più opaca, con un guizzo: prova il “gol olimpico” da corner, senza riuscirci. (dal 72' VIDAL 5.5 - Dopo ogni sosta, il cileno effettua due passi indietro a livello di condizione. Quando entra, l'Inter perde completamente le redini del centrocampo). 

PERISIC 7.5 - Il migliore dell'Inter nel primo tempo e in tutta la partita. Ci sono tre Ivan Perisic in campo: uno che attacca, uno che difende e uno che aiuta gli altri due. Prima frazione d'alta scuola: percussioni, cross perfetti per Dumfries e la meritata rete. Tenta il bis nella ripresa, poi chiede il cambio per un dolorino muscolare. O, forse, per preservarsi in vista di Roma, Napoli e Liverpool. Ma appena esce, l'Inter subisce gol. Due gol. (dal 69' DIMARCO 5.5 - Non entra con la lucidità del giocatore di pallone, ma con la foga del tifoso. Tanti, tantissimi errori. Sia da esterno, che da difensore nei tre, che da centrocampista aggiunto. E pochissima lucidità). 

LAUTARO 6 - Un paio di guizzi nel primo tempo, in un caso Maignan gli nega il gol dopo una deviazione. Cala alla distanza, d'altronde è arrivato solo giovedì mattina. (dal 69' SANCHEZ 5.5 - La sua partita inizia quando Giroud lo lancia a terra e avvia l'azione dell'1-1. E finisce quando Giroud lo lancia a terra e avvia l'azione dell'1-1. Invisibile). 

DZEKO 6+ - Il miglior attaccante dell'Inter quest'oggi. Un trattato di intelligenza e movimenti offensivi: Inzaghi gli ordina di allargarsi per far accentrare Dumfries e favorire gli inserimenti, Edin esegue e agisce quasi da regista offensivo. Se l'Inter costruisce così tanto nel primo tempo, è anche merito suo. Si perde nella ripresa e nell'assedio finale, per questo il suo voto è stato rivisto dall'ampio 6.5 iniziale. 

All. SIMONE INZAGHI 6 - Media tra il 7.5 del primo tempo, con un'Inter dominante e un'autentica lezione di calcio ai rivali cittadini, e la superbia della ripresa. Da un lato si vede la panchina corta, dall'altro la fretta atavica di Inzaghi nei cambi. Il giochino “tolgo l'ammonito” oggi porta alla sostituzione di Calhanoglu, che consegna il centrocampo al Milan e avvia la rimonta rossonera, ed è inspiegabile anche la sostituzione di Brozovic nel momento topico. Un modus operandi (quello dei cambi affrettati) che andrebbe rivisto, perchè l'Inter perde proprio quando stava per ammazzare il campionato. Per Guida, ma anche per demeriti propri nella gestione mentale del match, in un secondo tempo “in pantofole”.  


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