Van Dijk e Origi, fonte: Instagram
Van Dijk e Origi, fonte: Instagram

I Reds. Così vengono chiamati coloro che dietro a sé hanno una storia gloriosa, certificata da una bacheca ricchissima di trofei, e che oggi sono una corazzata intenzionata ad aggiungere altri traguardi nel suo palmares. O, più semplicemente, coloro che sono il Liverpool.

Un avversario tosto per chiunque e, sfortuna vuole - altroché se vuole -, che questo sia l'Inter. Nel - doppio - sorteggio di ieri, appunto, i nerazzurri sono stati accopiati con i reds per affrontarsi nella doppia sfida degli ottavi di Champions League.

Non c'è molto da dire: per gli uomini d'Inzaghi poteva andare decisamente meglio di così - e ne abbiamo avuto la prova -. Il che non significa che i nerazzurri non possano giocarsela ma che, semplicemente, sarà molto, molto, dura.

Nel suo girone di Champions, che rientra tra quelli più competitivi di questa edizione, ha raccolto ben 18 punti: le ha vinte tutte, dalla prima all'ultima. Con tanto di miglior attacco (17 gol realizzati) e miglior difesa (6 gol presi) contro squadre del livello di Atletico Madrid, Porto e Milan.

In campionato, ancora meglio. Con ben 45 reti messe a segno (miglior attacco del torneo), solo 12 subite (terza migliore difesa del torneo) e una sola sconfitta riscontrata (nessun'altro così nel torneo), contro il West Ham per precisione, il Liverpool si è rimarcato la seconda posizione della classifica del campionato inglese, "il più difficile e competitivo al mondo", a un punto dalla capolista, il Manchester City.

Accantonando i numeri, non si può far a meno di  sottolineare anche la rosa dei Reds, ricolma di campioni e fuoriclasse. A partire dal'allentore, Jurgen Klopp: riconosciuto da molti come il miglior allenatore al mondo, o comunque tra i migliori, sia per le sue capacità tecniche e di gestione, che per i suoi modi di fare molto carismatici ed educati. Ma, più di tutto, a parlare per lui sono i suoi trofei conquistati: 9 trofei conquistati, tra cui la celebre Champions League della stagione 2018/19.

A proposito di quella stagione, e pure la seguente, il Liverpool, a seguito di un anno al di sotto delle aspettative, in questi mesi sembra aver ritrovato quella smalto da mattatore che aveva a quei tempi. E questo pare essere dovuto molto ai soliti Salah e Manè che guidano l'attacco e anche dal ritorno di Van Dijk, assente per quasi tutta la scorsa stagione a causa di un brutto infortunio al ginocchio.

L'olandese, con il suo rientro, sta garantendo maggiore sicurezza al reparto difensivo e, con questo, a tutta alla squadra. Non è un caso che la metà dei gol subiti nella fase a gironi di Champions siano arrivati contro il Milan quando lui non era presente.

Per farla breve, i Reds sono un'autentica corazzata difficile da espugnare. Ma d'altro canto, sappiamo com'è l'Inter: con lei nulla è scontato, e non è mai detta l'ultima parola. 

 

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