Quante volte, vedendo una partita di calcio europeo e/o sudamericano (per gli amanti del genere) avete esclamato il più classico dei “Questo servirebbe all'Inter”? Partendo da Kostic (pallino di almeno due membri di Calciomercato Inter), e passando per vari innamoramenti più o meno fruttuosi nel corso degli anni, nella nostra redazione quella frase è uscita molte volte ed è sfociata in questa rubrica: “Consigli per gli acquisti” vi proporrà un giocatore a settimana, giovane o meno giovane, che potrebbe fare al caso dell'Inter. Questa settimana tocca nientemeno che all'Araña, Julián Álvarez.

JULIÁN ÁLVAREZ, IL PUPILLO DI GALLARDO - Il fùtbol argentino ha da qualche tempo una nuova stella. Dopo Lautaro Martinez, esploso nel Racing prima di sbarcare all'Inter, è Julián Álvarez il talento che infiamma il pubblico della Superliga e del Monumental. Nato nel 2000 a Calchìn, Julián è senza dubbio il miglior prospetto del Sudamerica e del calcio argentino, un giocatore dalla tecnica cristallina e dalla fame che eguaglia questa classe. Álvarez arriva al River a 15 anni, venendo inserito nella Septima, la divisione U16: scala rapidamente le gerarchie a suon di gol e assist, fino ad arrivare alla formazione riserve a soli 17 anni. C'è la sua firma sulla vittoria della Generation Adidas Cup, e il suo talento è indiscutibile: il giovane Julián è un attaccante atipico, che gioca centravanti o seconda punta, ma può ricoprire tutti i ruoli dell'attacco. Questa sua duttilità lo rende estremamente imprevedibile: attacca la porta da prima punta, ma non disdegna il tiro da fuori, la giocata di fino, l'assist e la partenza dalle fasce. Doti che fanno innamorare di lui Marcelo Gallardo, che lo fa debuttare a 18 anni nella sconfitta col Talleres, e arriva subito il primo gol: l'investitura del Muñeco è di quelle importanti, perchè arriva anche il subentro nella finale di Copa Libertadores contro il Boca Jrs.

E, qualche mese dopo, Julián Álvarez diventa sempre più importante nell'economia del gioco del River Plate: mese dopo mese, il talento si prende sempre più spazio e la numero 9, fino a diventare imprescindibile. Cambiano gli uomini in un River Plate costretto a fare cessioni importanti per ripianare gli annosi debiti del club, cambiano i moduli del multiforme Gallardo, ma l'Araña è sempre titolare nell'attacco a due punte, unico dogma imprescindibile del miglior tecnico del Sudamerica. Julián parte ufficialmente da seconda punta, ma si muove da nove: ad oggi, siamo a quasi 100 presenze tra i professionisti (25 reti) a soli 21 anni, con molti successi nel River Plate e la vittoria nella Copa America dell'Albiceleste, con due presenze in nazionale e il debutto a giugno contro il Cile. La sua crescita, negli ultimi mesi, è stata esponenziale: 7 gol e 4 assist in 11 gare di campionato, due reti in Libertadores e un Superclasico vinto praticamente da solo, annichilendo il peggior Boca Jrs della storia recente. In quel match, si è vista l'esplosione definitiva di un talento ormai pronto per l'Europa. Il primo gol è stato l'emblema del funambolo, con una conclusione irreale dai 25m. Il secondo, del centravanti e numero 9 atipico, con un tocco sottomisura. Nel mezzo, occasioni su occasioni, assist e una sfida dominata dal miglior talento sudamericano per distacco.

PERCHÈ SERVIREBBE ALL'INTER? - Julián Álvarez è un talento enorme: destro naturale, rapido e dai guizzi da campione, sa anche sacrificarsi ed aiutare la squadra. Il suo ruolo ideale è quello di centravanti, ma sa giocare in ogni ruolo offensivo e svariare, tant'è che nelle selezioni giovanili dell'Argentina giocava sull'ala destra di un 4-2-3-1: contro il Boca Jrs, giocando da seconda punta e poi da nove dopo l'infortunio di Braian Romero, ha fatto impazzire la difesa degli xeneizes con continui inserimenti tra le linee e corse a perdifiato. Il suo soprannome, Araña, è indicativo di come fosse da ragazzo: il ragno, perchè da bambino giocava con gli amici e non gli si toglieva il pallone. Quando parte palla al piede, è pressochè inarrestabile e non disdegna l'esultanza alla Spiderman. 

Perchè servirebbe all'Inter? Perchè Alexis Sanchez al 99% andrà via, già a gennaio o a fine stagione, e il club nerazzurro avrà bisogno di un attaccante: l'investimento su Julián Álvarez è un investimento su un roseo futuro, come lo fu quello su Lautaro. E proprio di Lautaro, il classe 2000 argentino potrebbe essere il vice: movimenti simili e maggior imprevedibilità che lo renderebbero una scheggia impazzita in Serie A. E poi, c'è una questione contrattuale: è a scadenza nel dicembre 2022, sogna l'Europa e da gennaio avrà una clausola rescissoria da 25mln di euro. Muoversi per tempo vorrebbe dire assicurarsi il miglior talento prodotto dal fùtbol argentino nel periodo recente, e un futuro titolare dell'Albiceleste


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