La stagione dell'Inter comincia contro il multiforme Genoa di Enrico Preziosi, una squadra contro la quale recentemente sono arrivati risultati positivi: sei partite, 21 gol fatti e zero subiti. Si tratta della serie senza gol più lunga del Grifone contro un'avversaria della massima serie: l'ultimo risale al febbraio 2018, segnato da Goran Pandev. Dati contrastanti su questo match: l'Inter non perde nella prima giornata a San Siro da 17 match (14 vittorie e 3 pareggi), con l'ultima sconfitta nel 1987 contro il Pescara, e vive una serie positiva di 16 vittorie casalinghe. Il Genoa, però, è imbattuto nella “prima” stagionale da cinque anni e Ballardini parte sempre a razzo nelle prime giornate. 

Non sarà un match facile, per un'Inter con tante incognite: Lukaku e Hakimi non ci sono più, così come Eriksen per cui si continua a sperare, e sono arrivati Calhanoglu, Dumfries e Dzeko. Automatismi da ritrovare, per di più senza Lautaro e con un attacco che recita Dzeko, Satriano, Pinamonti, Salcedo, con gli ultimi due in uscita. Inzaghi penserà al 3-4-2-1 visto con la Dinamo Kiev (Calha e Sensi dietro Dzeko) oppure lancerà il giovane uruguagio come fece con tanti U21 nella Lazio? Vedremo, ma intanto pensiamo al Genoa.

UN VOLTO NOTO: RIECCO VANHEUSDEN - Nel Genoa di Davide Ballardini, c'è un volto noto nerazzurro. L'Inter ha infatti prestato ai rossoblù Zinho Vanheusden, che doveva rilanciarsi dopo la rottura del crociato che aveva fermato la sua crescita nello Standard Liegi, arrivata fino alle porte della nazionale belga. Zinho deve giocare titolare e il Genoa l'ha voluto fortemente, con una win-win situation: Vanheusden potrà giocare e sperimentare una difesa a tre, mai provata finora. La prima stagionale non è stata confortante: Zinho è stato tra i peggiori in un Genoa pieno di incognite, con molte riserve o giovani, che è andato completamente in tilt nella prima mezz'ora contro il Perugia, finendo sotto 2-0. Si è poi risollevato nella seconda parte del match, con alcune chiusure puntuali, ma resta una prestazione da 5 o 5.5, che potrebbe anche valergli una panchina domani.

IL NUOVO GENOA - Ormai conosciamo il Genoa, una squadra che smantella e ricostruisce quasi ad ogni sessione di calciomercato. I rossoblù attendono, probabilmente nella prossima settimana, Salcedo in prestito. E intanto hanno molti volti nuovi: il terzetto di portieri composto da Sirigu (Toro), Semper (Chievo) e Andrenacci (Brescia). I difensori Johan Vasquez (Pumas), Vanheusden (Inter) e Sabelli (Empoli), i centrocampisti Hernani (Parma), Agudelo (rientrato dallo Spezia), l'attaccante Ekuban (Trabzonspor). Il grande addio è stato quello di Shomurodov, alla Roma per 20mln bonus e ODR compresi. La sensazione, come sempre parlando di Genoa, è che tanti altri arriveranno o partiranno: sono sfumati, però, gli arrivi di Lammers (vicino al Verona) e Bentaleb (ex Schalke). 

Che Genoa si troverà di fronte l'Inter? La grande certezza, nonostante qualche frizione su un mercato diverso dalle attese, è Davide Ballardini: il suo 3-5-2 è un marchio di fabbrica, la sua capacità di “cavare sangue dalle rape” anche. Il tecnico rossoblù è uno degli allenatori di provincia più apprezzati e capaci, sia nella costruzione del gruppo che nelle idee e mosse tattiche: ha saputo valorizzare Shomurodov e Scamacca, e salvare un Genoa che sembrava spacciato e l'ha chiamato al suo capezzale. La base sarà un 3-5-2 che mischierà verticalizzazioni e ripartenze, e che potrebbe essere molto simile a quello del debutto di Coppa Italia. 

Le varianti potrebbero essere poche e circostanziate: in attacco tornerà titolare Goran Pandev, fresco di rinnovo, debuttando di fianco a Ekuban. In porta ecco Sirigu e non il partente Marchetti, in difesa ballottaggio tra Vanheusden e Vasquez, che scalpita dopo una grande Olimpiade col Messico, mentre Biraschi e Criscito sono le certezze. A centrocampo maglia da titolare per Rovella, sempre ottimo contro l'Inter. Sono out per scelta tecnica (e sul mercato) Destro, Ghiglione, Radovanovic e Czyborra, per squalifica Behrami e Bani. Tornando al discorso del Genoa “cantiere”, basti pensare che sulla sinistra è disponibile il solo Cambiaso, classe 2000 reduce dal prestito all'Empoli. La probabile formazione: Sirigu; Biraschi, Vanheusden (Vasquez), Criscito; Sabelli, Hernani, Badelj, Rovella, Cambiaso; Pandev, Ekuban.

LA SORPRESA: YAYAH KALLON - Le “piccole” di Serie A, visti i loro budget spesso esigui, valorizzano anche giocatori a sorpresa. Uno di loro è stato il match-winner contro il Perugia, con un autentico eurogol dalla distanza. Stiamo parlando di Yayah Kallon, attaccante classe 2001 della Sierra Leone arrivato due anni fa dal Savona, e lanciato nella mischia nella ripresa da Ballardini in Coppa Italia: per lui, autore di 10 gol e 10 assist nella scorsa annata in Primavera, un impatto mostruoso, con movenze e falcate simile al Kouame genoano, e grande sacrificio e incisività. Occhio a Kallon: potrebbe anche soffiare una maglia ad Ekuban (spento all'esordio) e debuttare da titolare in Serie A contro l'Inter. Che di Kallon nati in Sierra Leone se ne intende, eccome…


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