L’Inter batte la Roma con un bugiardo 1-0 visto che, per quanto mostrato da entrambe le squadre, c’è un divario tecnico e tattico enorme a favore dei ragazzi di Inzaghi nei confronti dei giallorossi.

I nerazzurri si godono una notte di festa, una notte giusta nella quale il karma ha fatto il suo gioco. Era la notte annunciata del ritorno del nemico Lukaku, è stata la notte di Marcus Thuram. Il belga torna a San Siro carico e motivato nella speranza di zittire gli interisti che invece si erano vestiti a festa pronti a rendergli la serata un inferno. E così è stato. Lukaku tocca la bellezza di 26 palloni in 90 minuti, venendo completamente oscurato da Acerbi e vanificando sul nascere ogni polemica legata all’uso dei 30.000 fischietti portati a San Siro dalla curva interista. A dirla tutta, vedendo il trattamento riservato ad Haaland a giugno dall’ex Lazio, non c’è assolutamente nulla di cui stupirsi. Il karma, infatti, ha fatto centro. In molti, anche addetti ai lavori purtroppo, fanno finta di non capire cosa realmente ci sia tra il popolo nerazzurro e il traditore belga. Da un lato chi ha saputo dispensare amore incondizionatamente anche quando le cose andavano male, dall’altro chi ha anteposto il proprio ego a tutto, non avendo alcun problema a tradire la gente che lo ha accolto è trattato come un re, forse per vergogna visto che Romelu è tutto tranne che un re. Ma alla fine, come sempre, parla il campo e ieri nel meraviglioso rettangolo verde del Meazza Thuram ha segnato e Lukaku? Apparentemente era in campo, solo quello però.

Tikus la decide con una zampata da attaccante vero, da numero 9, non da numero 90, quello lento, impacciato e impalpabile, cioè Lukaku. 90 minuti di corse, strappi, dialogo con i compagni e con il popolo nerazzurro che ha già conquistato a suon di prestazioni da giocatore vero. Tikus si gode la sua gente che canta per lui “Siam venuti fin qua, siam venuti fin qua per vedere segnare Thuram”. Lukaku dall’altra parte del campo scuote la testa in segno di resa e, anche se non lo ammetterà mai, capisce di aver completamente sbagliato scelta in estate. Adesso si godrà la “sua“ Roma.
 

Ormai è tardi (lo era già a luglio a dirla tutta), come confermato da capitan Lautaro, da Marotta - a più riprese - e da Inzaghi: l’Inter ha un nuovo attaccante che segna e fa cantare i 75.000 di San Siro. Si chiama Marcus Thuram, che segna e balla con capitan Lautaro sotto la Curva Nord in una serata di festa.


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