Arbitri e partite, Rocchi apporta nuovi cambiamenti. Scopo: velocizzare le partite

Domani riprende il campionato con l'Inter che tornerà a San Siro contro la capolista di adesso Napoli. In campo però torneranno anche i direttori di gara, i quali saranno in possesso di nuove linee-guida che proprio ieri il designatore arbitrale Gianluca Rocchi ha dettato alla riunione tenutasi a Roma. Le novità riguardano diversi aspetti, come scrive La Gazzetta dello Sport: dai falli ai calci di rigore, passando per gli episodi al Var. Inoltre, agli arbitri è stato raccomandato di non tollerare più eccessive rimostranze da parte degli allenatori dalla panchina. Ecco gli aspetti più salienti trattati alla riunione di ieri. 

Falli e “rigorini”, ma non solo: il “taglio” imposto da Rocchi

Una discussione importante era incentrata sui cosiddetti falli. Dalle prossime giornate, i direttori di gara dovranno utilizzare il pugno di ferro contro falli gravi al fine di tutelare il giocatore. Per quanto riguarda i rigori, stop ai cosiddetti “rigorini”: saranno assegnato solo i rigori su fallo da gioco. Inoltre, Rocchi ha insistito sulle eccessive perdite di tempo. Queste interessano diverse fasi del gioco: rinvii dei portieri, calci piazzati, proteste per falli non accettati dagli avversari. Si è calcolato, infatti, che in media le proteste dei calciatori dopo un fallo tolgono 2'-3' in media. Addirittura per l'Off-side review si perdono quasi 5'. Tutto questo spreco di tempo non solo danneggia la velocità del gioco, ma può rendere ancora più pesante l'atmosfera sia in campo che dalla panchina. 


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