Spunta un nuovo nome per il futuro offensivo dell'Inter. Oltre a Duvan Zapata e al Tucu Correa, giocatori che sono sulla bocca di tutti gli esperti di mercato da due settimane insieme a Kean (proposto da Raiola), ecco un nuovo nome dall'estero, lanciato da Sky. Secondo la nota emittente e secondo Gianluca Di Marzio, infatti, l'Inter avrebbe sondato Wout Weghorst, fisico e roccioso centravanti del Wolfsburg che ha giocato titolare nell'Europeo con l'Olanda. Il prezzo sarebbe di 18-20mln, il profilo quello già visto e rivisto, nonchè quello che tutti i tifosi interisti si aspettano per sostituire Big Rom: un attaccante fisico e potente. Un profilo rispecchiato anche da Kalajdžić, nome lanciato in sordina quest'oggi e molto più giovane dell'olandese (24 anni contro 29). 

INTER, CHI È WEGHORST? IL PROFILO DELL'ORANJE - Ma chi è Wout Weghorst? I tifosi nerazzurri meno avvezzi alla visione del calcio internazionale l'hanno subito bollato come “illustre sconosciuto” e/o non all'altezza, cosa che l'olandese non è assolutamente. Nato nel 1992 a Borne, regione di Twente, Weghorst è il tipico esempio dell'attaccante che ha scalato le gerarchie a suon di gol, senza avere il procuratore “giusto” e dovendosi sudare ogni traguardo. Cresce nel Willem II, si impone in Eerste Divisie con l'Emmen e si conferma nella serie maggiore con l'Heracles Almelo: lo acquista l'AZ, con cui esplode definitivamente. E, a 26 anni, ecco sbucare un Wolfsburg in ricostruzione. Weghorst si impone subito in Bundesliga e coi Lupi: 18 gol in 36 presenze nel 2018/19, 20 gol in 43 match l'anno seguente, 25 reti in 40 presenze nell'annata appena conclusa. Venti di queste in Bundesliga, per trascinare il Wolfsburg di Glasner in Champions League.

Weghorst è un attaccante potente e affamato: 197cm e un fisico da granatiere, bravo di testa e alla ricerca di un'occasione in un top club. I pro: i suoi numeri nel Wolfsburg, la sua attitudine al gol, quel fisico che avrebbe potuto trasformarlo in un perfetto vice-Lukaku. I contro: i suoi 29 anni, che non lo rendono un investimento futuribile ma una mossa “alla Zapata” su un giocatore di transizione. Ma anche lo stesso fisico di cui si parlava prima, che potrebbe renderlo forse troppo macchinoso per la Serie A. E la sua collocazione tattica: è sempre stato, o quasi, la punta “unica" in un 4-2-3-1 o 4-3-3. Nella sua esperienza in un 3-5-2 e in un attacco a due punte, nell'Olanda, ha faticato molto nei movimenti e nel collegamento col compagno di reparto. Weghorst dunque ha luci ed ombre, e nonostante il prezzo alla portata (18-20mln), non è il nome che ci aspettiamo come post-Lukaku. Vedremo che succederà e non sono da escludersi sorprese, vista la confusione collettiva sul futuro offensivo dell'Inter…


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