L'Inter di Simone Inzaghi è caduta ancora, questa volta ad inguaiare i nerazzurri ci ha pensato Jack Bonaventura che con il suo colpo di testa ha permesso alla Fiorentina di espugnare San Siro, provocando la decima sconfitta in campionato per i milanesi. La situazione è davvero critica, con la squadra che adesso rischia seriamente di rimanere fuori dalla prossima Champions League.

Oggi la dirigenza ha seguito la sessione d'allenamento ed ha pranzato con il tecnico, chiedendo una svolta, esattamente come fa da settembre senza però ricevere risposte sul campo. Nella filosofia calcistica di Marotta l'esonero a stagione in corso non è contemplato, tuttavia è lampante che alla squadra serve una scossa. Con una semifinale di Coppa Italia da giocare martedì, l'esonero immediato è da scartare. Ma secondo la Gazzetta dello Sport fissa una linea invalicabile.

In caso di rovinosa sconfitta in Portogallo contro il Benfica, Marotta sarà costretto ad esonerare Inzaghi ed ingaggiare un traghettatore, figura mitologica del calcio morattiano a cui i tifosi più giovani non saranno di certo abituati. I nomi non sono tanti, Cambiasso si è chiamato fuori, mentre il nome di Zenga in questi casi è sempre a portata di mano. Ma l'indiziato numero, anche per una questione di costi, resta Chivu. Per il futuro la Gazzetta indica ancora il nome di De Zerbi come candidato ideale secondo Marotta, ma la clausola rescissoria e la concorrenza di Tottenham e Roma, risultano essere elementi fortemente ostativi.

Fino a ieri Inzaghi aveva il destino segnato, con un lontano lontanissimo da Milano e solo un miracolo in Champions poteva far sperare al tecnico piacentino di restare all'Inter anche l'anno prossimo. Oggi dopo l'ennesima sconfitta, è in discussione anche il presente del tecnico piacentino. Juve e Benfica sono le ultime due scialuppe di salvataggio per restare fino a Maggio e sperare in un miracolo, altrimenti Marotta sarà costretto a rivalutare la sua filosofia calcistica e ricorrere alla figura mitologica del traghettatore.

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