Fonte: Profilo Twitter Inter
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Il funambolo cileno adesso è osannato dai tifosi, il suo addio non è più scontato, e Inzaghi riflette

Con la valigia in mano. Alexsis Sanchez sembrava ormai fuori dai giochi, post polemici e tanto rumore, che sembrava allontanare definitivamente il cileno da Milano, già nel mercato di gennaio. Invece alla fine è rimasto, e negli ultimi mesi è diventato un fattore di questa Inter, con giocate, goal e assist, che hanno inciso notevolmente sul rendimento della squadra.

Leone in gabbia

La classe del giocatore non è mai stata in discussione. Pochi in Serie A sono paragonabili a lui tecnicamente. Il tallone d'Achille è senza dubbio la propensione agli infortuni che lo ha relegato più in infermeria che in campo. Anche la classica intemperanza caratteriale cilena non ha contribuito a migliorare la situazione. Ma negli ultimi mesi il giocatore ha svoltato. Il goal al 120° minuto in finale di Supercoppa contro la Juventus lo ha fatto diventare un beniamino dei tifosi, e la sua intervista post partita, è diventata un iconico meme del mondo Inter.

Il tocco di Inzaghi

Simone ha dovuto fare da subito il pompiere in questa Inter. Non si è mai lamentato di nessun giocatore, e in tempi non sospetti, quando Sanchez pubblicava foto di macchine di lusso impantanate nel fango, lui ha sempre difeso il cileno, ritenendolo un giocatore adatto alla causa. Aveva ragione il buon Inzaghi, allenatore con la cultura del lavoro, e sempre pronto a dare spazio a chi lo merita, senza seguire la rigida fissità schematica di contiana memoria. Sanchez ora lo ha ripagato, e già contro il Napoli, Inzaghi sarà in difficoltà, chi schierare al fianco di Dzeko? Lautaro o Sanchez?

Scenari che cambiano

In base a quanto riportato dal Corriere dello Sport, la dirigenza nerazzurra sta riflettendo. Lo stipendio di sette milioni è il vero scoglio, inoltre Sanchez ha 33 anni, e la società sta virando verso profili giovani con stipendi sostenibili. Tuttavia adesso staff tecnico e societario devono affrontare un bel nodo. I rendimento di Alexsis nei prossimi mesi sarà decisivo in tal senso. Una partenza che sembrava scontata, adesso è diventata incerta. Lasciar partire questo nuovo Alexsis, in formato Niño Maravilla è davvero difficile.

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