Chi mi conosce sa quanto in questi mesi abbia criticato aspramente le scelte di Inzaghi, dal mio punto di vista principale responsabile di un campionato costellato da 12 sconfitte.

Bene, dopo ieri sera posso tranquillamente dire di essermi sbagliato. Simone Inzaghi, infatti, ha dimostrato di essere un allenatore di grandi qualità imbrigliando totalmente Guardiola e portando l’Inter a giocarsela alla pari e apertamente contro il Manchester City dei marziani. Certo, alla fine nel calcio come nello sport, conta il risultato finale e la coppa è finita a Manchester mentre i nerazzurri tornano a Milano a mani vuote, ma le emozioni che Inzaghi e i giocatori hanno regalato a tutti i tifosi in questo meraviglioso percorso in Champions League non si possono cancellare. L’Inter è stata stoica ed eroica sin dal girone dove, per i più, era già virtualmente eliminata per aver pescato dall’urna Bayern Monaco e Barcellona (entrambe vincitrici dei rispettivi campionati a fine stagione). I ragazzi di Inzaghi, poi, sono stati emozionanti sia agli ottavi di finale che ai quarti contro le due portoghesi Porto e Benfica, in un periodo della stagione dove sembrava impossibile vedere una luce in fondo ad un tunnel sempre più cupo. Infine il vero capolavoro nerazzurro: la semifinale di Champions League contro il Milan. 180 minuti di puro dominio dove Inzaghi ha messo in campo due formazioni che hanno reso l’Euroderby totalmente senza storia a favore dell’Inter.

Questo magnifico percorso non può e non verrà oscurato dalla finale di ieri sera, soprattutto perché l’Inter in finale non ha fatto da sparring partner ai più quotati avversari del Manchester City, anzi, se l’è giocata a viso aperto e ha più volte fatto paura a Guardiola, costretto ad aggrapparsi ad Ederson e alle spazzate dei suoi difensori, cosa che il Real Madrid o il Bayern Monaco non erano riusciti a fare finendo per essere annichiliti da Haaland e compagni con punteggi sonori. Proprio l’attaccante norvegese, autore di una stagione senza senso con numeri mai visti prima, ieri sera ha giocato forse la sua peggior partita stagionale a causa della marcatura asfissiante del duo Acerbi - Darmian, nella trappola perfettamente studiata da Inzaghi.

E quindi sí, il cammino europeo è stato fantastico, sono arrivate altre due coppe (seppur minori restano sempre trofei e vincere piace a tutti) da inserire in bacheca e il campionato, nonostante un record da dimenticare in fretta di dodici sconfitte in trentotto giornate, si è chiuso con la qualificazione alla prossima Champions League dove l’Inter partirà dalla seconda fascia. La stagione, dunque, non può che essere pienamente positiva, anche perché basterebbero solo le emozioni regalate ai tifosi per l’essere tornati a disputare una partita meravigliosa com’è la finale della coppa più ambita. In questa stagione, nel bene (tanto) e nel male (poco) c’è la mano di Simone Inzaghi che è stato bravissimo a credere nel suo gruppo e fare scudo alle pesanti e feroci critiche che giungevano nei periodi maggiormente bui. Per lui ora ci sarà il rinnovo di contratto fino al 2025 e la possibilità di continuare a lavorare con dei ragazzi che completamente plasmando.

Sono stato duro con Inzaghi e, da direttore di CalciomercatoInter.eu tutto questo avveniva per mia spontanea volontà senza che nessuno me lo imponesse, ma con le emozioni che ho provato ieri sera - nonostante la sconfitta - e per tutto il cammino europeo di questa stagione non posso far altro che scusarmi con il mister e ringraziare lui, e tutti i giocatori nerazzurri, per questa stagione da cardiopalma, in perfetto stile interista, perché per me c’è solo l’Inter.


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